Coronavirus, Conte firma nella notte il nuovo Dpcm

Ristoranti chiusi dalle 18, stop anche a casinò, sale scommesse, palestre, cinema

 

Giuseppe ConteROMA. Nella notte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto con le misure restrittive per frenare la diffusione dei contagi da Covid-19. Rispetto alla bozza il nuovo Dpcm contiene alcuni cambiamenti.

Una conferenza stampa di Conte per illustrarne i principali divieti è annunciata alle 13.30.

Ristoranti chiusi dalle 18

L'intero settore della ristorazione dovrà fermarsi alle ore 18 nei giorni feriali e la domenica, giorno in cui quindi non dovranno rimanere chiusi come invece era stato indicato nella bozza. Il provvedimento riguarda ristoranti, bar, gelaterie, pub, pasticcerie. Il consumo al tavolo è permesso fino alle ore 18 e per ogni tavolo possono sedere un massimo di quattro persone, salvo i casi di conviventi. Dopo le 18 è anche vietato il consumo di cibi e bevande in luoghi pubblici e aperti al pubblico. E' permessa la consegna a domicilio e, fino alle 24, la vendita d'asporto ma con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze.

Impianti sciistici 

"Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici" secondo il Dpcm. E' ammessa un'unica eccezione: l'uso da parte di "atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico" o dalle federazioni per permettere gli allenamenti prima delle competizioni nazionali e internazionali o "lo svolgimento di tali competizioni". Per tutti gli altri l'apertura è subordinata all'adozione di linee guida delle Regioni o della Conferenza delle Regioni "idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio".

Altri divieti dalle palestre ai casinò

Il nuovo Dpcm chiude palestre, piscine, centri benessere e termali e cinema, teatri. Vietate anche le feste e i ricevimenti dopo le cerimonie civili e religiose. Inoltre "sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò".

Via libera ai concorsi

Nella versione definitiva del decreto non c'è il divieto di svolgimento dei concorsi pubblici e privati.

Raccomandato di limitare gli spostamenti

Il provvedimento firmato da Conte "raccomanda fortemente" di non spostarsi "con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". Non c'è più l'indicazione riferita al Comune di residenza.

Dad anche al 100%

Secondo il decreto nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%, dunque anche fino al 100% come chiesto da alcune Regioni.

 

 

redazione

 

 

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