Covid, firmata l'ordinanza regionale su spostamenti, seconde case, attività motoria

L'ordinanza interpretativa della Valle d'Aosta sul Dpcm del 3 novembre entrerà in vigore dal 7 novembre

 

AostaAOSTA. Più flessibilità negli spostamenti tra i Comuni, possibilità di fare attività motoria in zone isolate, attività venatoria sospesa. Sono alcune delle disposizioni contenute nell'ordinanza n. 483 (scaricabile qui) che il presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato oggi per adattare i divieti e le restrizioni per la fascia rossa istituita dal Dpcm del 3 novembre scorso.

Le principali novità in vigore domani, 7 novembre, sono state annunciate in conferenza stampa dal presidente Lavevaz. Per quanto riguarda le attività commerciali, il provvedimento riprende la precedente ordinanza del 30 ottobre. Le altre riguardano gli spostamenti che secondo il Dpcm devono essere limitati alle comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità e comunque all'interno del Comune di residenza. "Abbiamo cercato di fare ragionamenti di buonsenso", ha detto Lavevaz. La sua ordinanza prevede che "al fine di usufruire servizi non sospesi è consentito lo spostamento nei Comuni vicini". Lo stesso è permesso per sistemare orti, vigne e frutteti o per il taglio legna su proprietà che si trovano in paesi diversi da quelli di residenza o per interventi sulle seconde case prima dell'arrivo dell'inverno.

Il presidente della Regione ha parlato di buonsenso anche per quanto riguarda l'attività motoria che il Dpcm per le aree rosse permette solo in prossimità della propria abitazione. L'ordinanza regionale consente di "camminare all'aria aperta in tranquillità" anche su sentieri e strade secondarie, rimanendo però all'interno del proprio Comune, rispettando il divieto assoluto di assembramenti e senza salire oltre i 2.000 metri di quota. Una precisazione, quest'ultima, mirata a scoraggiare le attività di escursionismo per prevenire infortuni che andrebbero a sovraccaricare il sistema sanitario già in difficoltà. Nel caso dell'uso di biciclette, allo stesso modo è richiesto di restare nel proprio Comune.

L'attività venatoria è vietata quindi il calendario potrebbe essere prorogato mentre le guide alpine per tenersi in allenamento hanno facoltà di muoversi anche al di fuori del Comune di residenza e anche a quote superiore ai 2.000 metri. 

 

 

Elena Giovinazzo

 

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