Il mondo a luci rosse del sesso a pagamento in Valle d'Aosta

Il mondo a luci rosse del sesso a pagamento in Valle d'Aosta

Dire e non dire, vedere e non vedere, sequestrare e dissequestrare

 

AOSTA. Sono sempre notizie ghiotte da pubblicare ogni qual volta che le forze dell'ordine operano sequestri, arresti o denunce nel mondo della prostituzione. Gli articoli che ne scaturiscono sono immancabilmente tra i più letti e commentati in rete.

In Valle d'Aosta, rispetto al resto d'Italia, la prostituzione non è così "visibile": si nasconde tra gli usci di case quasi anonime, dietro ad attività ufficialmente lecite e promosse nel web e su alcuni periodici cartacei locali.

Nell'operazione del luglio scorso della Questura di Aosta denominata "Vento d'Oriente", sulla prostituzione nei centri massaggi, è venuto alla luce un aspetto che trascende la stessa indagine e gli effetti nei protagonisti degli eventuali illeciti. Durante la conferenza stampa indetta per presentare l'operazione era emerso che gli inquirenti avevano posizionato all'interno dei centri massaggi delle telecamere nascoste che hanno prodotto ore di file audiovisivi che riprendevano i numerosi clienti nei momenti "topici" delle prestazioni pagate. Viene da pensare che quelle pseudo alcove, una volta rispettate per convenienza e pudore, ora siano diventate il set di uno spettacolo utile per delle legittime indagini. Immagino i vari soggetti convocati dalla Polizia che, interrogati, dovevano chiarire il perchè e il percome erano in quel centro massaggi e giustificare l'utilizzo di certe prestazioni.

Sempre durante la conferenza stampa gli inquirenti avevano anche spiegato che un utile strumento di investigazione era il monitoraggio di certi annunci pubblicati nel web e da alcuni periodici valdostani. I tempi sono sicuramente cambiati. Ricordo quando, nell'aprile 2001, fummo "censurati" dagli amministratori del sito internet della Regione per aver inserito nelle nostre pagine come sponsor anche l'unico sexy shop della Valle d'Aosta. In quell'occasione ci intimarono di rimuovere quella pubblicità altrimenti avrebbero tolto il nostro link dalle pagine del sito web regionale. Questione di morale, di decoro e di opportunità. A distanza di oltre dieci anni tutto è cambiato, tanto che una testata cartacea presente anche on line e nei link del sito regionale pubblica quei famosi annunci che tanto aiutano le forze dell'ordine nelle loro indagini. "Splendida ragazza brasiliana prima volta ad Aosta. Piccante, affascinante, intrigante e trasgressiva per realizzare le tue fantasie più proibite. Bellissima...preliminari indimenticabili. Dolcissima...di tutto e di più!".

Certo, le attuali metodologie investigative delle forze dell'ordine potrebbero nel tempo diventare un forte deterrente per accompagnarsi ad una "splendida ragazza brasiliana", entrare in certi centri massaggi o rispondere ad altri tipi di annunci. Il dubbio che l'incontro sarà ripreso in video, forse anche in HD, e tenuto negli archivi dei tribunali potrebbe raffreddare i bollenti spiriti. Ma in conclusione credo che nel nostro Paese una rivisitazione della Legge Merlin sia necessaria, se non altro per "liberare" le nostre forze dell'ordine da inchieste marginali per la sicurezza del nostro vivere quotidiano e fare concentrare uomini e risorse su reati più pericolosi e destabilizzanti.

 

Marco Camilli

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075