Covid-19, Valle d'Aosta da oggi è gialla. Studenti delle superiori in classe

L'ordinanza del ministro della Salute sulla base dei dati dell'Iss. Per la Valle d'Aosta Rt medio sopra l'1

 

Aosta di sera

AOSTA. La Valle d'Aosta da oggi è regione "gialla" per effetto dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che - terminate le festività di Natale e Capodanno - colora le regioni italiane in base all'andamento dell'emergenza da Covid-19. Il provvedimento è frutto degli ultimi dati sull'evoluzione della pandemia sul territorio italiano.

Le regioni che si trovano in una situazione più critica sono nella fascia arancione e quindi sottoposte a maggiori restrizioni. I territori che invece hanno per ora un andamento migliore sono gialle. Per il momento non ci sono regioni rosse.

Lo scenario della Valle d'Aosta

La Valle d'Aosta nelle ultime settimane ha registrato un andamento dei contagi piuttosto lineare ed è collocata nello scenario di rischio che corrisponde alla zona gialla come gran parte delle altre regioni italiane. Con il colore giallo gli spostamenti di giorno sono liberi, è mantenuto il coprifuoco serale (dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo), i negozi sono aperti, bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 18 (successivamente con servizi di asporto e consegna a domicilio). In arancione si trovano Calabria, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto e Lombardia. Quest'ultima è già molto vicina alla zona rossa.

Rientrano in classe gil studenti delle scuole superiori

La Valle d'Aosta è tra le poche regioni italiane che hanno confermato oggi il rientro in classe per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Le lezioni sono in presenza al 50%

Indice Rt aumenta ancora

Per la Valle d'Aosta l'indice di trasmissione del contagio continua ad aumentare. L'ultima bozza di monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità fa riferimento al periodo 15-28 dicembre 2020 e indica un Rt medio di 1,07 (con un intervallo che va da 0.87 a 1,27 ). La scorsa settimana il dato medio era di 0.84.

Rischio di epidemia non controllata

La situazione della Valle d'Aosta rispecchia quella generale dell'Italia. Nel monitoraggio nazionale è spiegato che "il servizio sanitario" sta nuovamente mostrando "i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni". Il documento parla di un "aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile".

 

 

Marco Camilli

 

 

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