Il monitoraggio settimanale colloca la Valle nello scenario di tipo 2. Lunedì scatta l'arancione
AOSTA. Il monitoraggio regionale Covid-19 di Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanita conferma il peggioramento generale della situazione della pandemia in Valle d'Aosta, che da gialla diventerà arancione per effetto del nuovo decreto-legge approvato dal Cdm.
Sul territorio valdostano l'indice Rt puntuale sale a 1.4 (era 1.21 la settimana precedente), mantenendosi comunque sotto l'1 nell'indicatore più basso (il range è da 0.8 a 1.25). L'incidenza è passata da 60,78 a 74,38 casi ogni 100mila abitanti.
La valutazione di rischio per la Valle passa a "moderata" (nel monitoraggio precedente era "moderata ad alta probabilità di progressione") ma lo scenario si evolve da quello di tipo 1 a quello di tipo 2 che corrisponde ad una situazione di trasmissibilità "sostenuta e diffusa" ma ancora gestibile nel medio-breve periodo dal sistema sanitario.
Da lunedì però entrerà in vigore il decreto-legge sulle misure di contenimento del Covid-19 approvato oggi dal Cdm. Il provvedimento dispone l'applicazione automatica della zona arancione nelle aree gialle dal 15 marzo fino al 6 aprile. A Pasqua, dal 3 al 5 aprile, scatterà invece la zona rossa per la Valle d'Aosta e per tutta Italia (sono escluse soltanto le eventuali zone bianche).
Per quanto riguarda gli spostamenti, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile sarà possibile recarsi in altre abitazioni private solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Nei giorni 3, 4 e 5 aprile gli spostamenti verso altre abitazioni private saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.
Marco Camilli
(aggiornato)