Per la Valle d'Aosta scenario di tipo 3. Rimane la zona rossa

Prevista la proroga delle misure regionali di adeguamento delle restrizioni contro il Covid-19

 

via Torino - Aosta

AOSTA. La Valle d'Aosta rimarrà in zona rossa ancora per una settimana almeno. La conferma arriva dalla presidenza della Regione.

"A seguito del monitoraggio settimanale effettuato da parte della Cabina di regia istituita dal Ministero della Salute, per la Valle d'Aosta viene confermata la classificazione in zona rossa anche per la prossima settimana", si legge nella nota diffusa da palazzo regionale. "Nella giornata di lunedì 12 aprile 2021, il Presidente della Regione Erik Lavevaz firmerà una nuova ordinanza per la proroga delle misure poste in essere il 6 aprile".

I dati del monitoraggio

Il report settimanale n. 47 relativo al periodo dal 29 marzo al 4 aprile indica un sovraccarico dellat erapia intensiva e nuovi focolai all'interno di strutture che ospitano anziani e soggetti con patologie. L'Rt puntuale è di 1.39 con un valore minimo di 1.25 e un massimo di 1.54 e l'incidenza è di 432.68 casi per 100000 abitanti.

Con una classificazione di rischio "alta", la Valle d'Aosta resta collocata nello scenario di tipo 3 di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo.

Le restrizioni da zona rossa

Con la conferma della zona rossa rimane il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 e di giorno il divieto di spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o urgenti con la possibilità, in base all'ordinanza regionale, di spostarsi nei Comuni vicini al proprio per usufruire di servizi o attività non sospesi. I negozi che non vendono alimentari o generi di prima necessità sono chiusi. Le attività aperte al pubblico devono contingentare gli ingressi; l'accesso è consentito a un solo componente per nucleo familiare per volta. Bar e ristoranti possono continuare a lavorare solo con asporto o servizio di consegne a domicilio nel rispetto dei protocolli di sicurezza. 

Rimane la possibilità di raggiungere il proprio orto anche fuori dal proprio Comune. L'attività motoria è consentita esclusivamente entro i confini comunali rispettando la distanza minima interpersonale di un metro; l'attività sportiva è consentita in forma individuale nel proprio Comune mantenendo la distanza minima di 2 metri e al di fuori delle vie principali dei centri abitati, preferibilmente su strade e percorsi secondari segnalati.

Le attività didattiche delle scuole dell'infanzia, delle scuole elementari e del primo anno di frequenza della scuola media, nonché dei servizi educativi per l’infanzia si svolgono in presenza. Le altre scuole svolgono l'attività a distanza.

 


Marco Camilli
(aggiornato)

 

 

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