Internet, Marzi: 60.000 case collegate alla fibra ottica per il 2022

In Consiglio Valle il punto della situazione sul progetto VdA Broadbusiness e i collegamenti ultra veloci

 

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Connessioni internet a banda larga, un tema dolente per il montuoso territorio della Valle d'Aosta che si è aggravato con la pandemia. In quest'ultimo anno migliaia di valdostani hanno dovuto lavorare e studiare da casa utilizzando un collegamento al world wide web non sempre all'altezza delle necessità.

Da anni si attende il completamento del progetto VdA Broadbusiness per portare la fibra ottica e il collegamento ultraveloce in tutti i Comuni valdostani. Il punto sullo stato di avanzamento dei lavori è stato fatto in Consiglio regionale con una interpellanza della Lega VdA.

«Questa interpellanza nasce da alcune segnalazioni che ho ricevuto: rete che salta, centraline con cavi volanti, cassette attaccate con lo scotch, coperture in plastica» ha spiegato la consigliera leghista Nicoletta Spelgatti chiedendo se ci fosse la volontà di «sviluppare un nuovo piano di copertura dell'ultimo miglio per fornire un collegamento ultra veloce alla rete internet a tutti i valdostani».

All'interpellanza ha risposto l'assessore alle opere pubbliche e innovazione Carlo Marzi. «Il piano di realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica di oltre 700 chilometri e 600 punti di accesso al Wi-Fi libero prevede per il 2021 di connettere circa 17.000 unità abitative. Nel 2019 le realizzazioni erano circa 2.000, nel 2020 circa 8.000. Si conta di arrivare nel 2022 a connettere circa 33.000 unità per completare le 60.000 previste».

Sul piano di copertura dell'ultimo miglio l'assessore ha spiegato che «al nostro insediamento, a ottobre 2020, erano 10 i comuni abilitati ai servizi di collegamento con la fibra ottica fino alle abitazioni; ad aprile 2021 i comuni abilitati sono saliti a 15 e, parallelamente, risultano aperti i cantieri su 21 comuni mentre altri 16, disponendo del progetto esecutivo approvato, saranno a breve cantierizzabili. I restanti comuni inclusi nel piano sono nella fase di progettazione esecutiva. Abbiamo attivato interlocuzioni con Open Fiber per incidere sull'andamento dei lavori e l'osservazione ricorrente ha sempre riguardato le procedure autorizzative, ritenute complesse e farraginose».

Lo scorso anno, per sostenere la domanda di collegamento veloce per lavoratori in smart working e studenti in dad è stato "liberalizzato" l'accesso ai 600 punti di accesso wi-fi del territorio. Le difficoltà però sono rimaste. «In alcune località montane - ha confermato l'assessore all'innovazione - l'utilizzo privato alla rete risulta ancora difficoltoso: stiamo sollecitando gli operatori affinché per l'utenza finale si migliorino le condizioni di accesso alla rete proprio per gli hotspot Wi-Fi».

Qualche cifra fornita dall'assessore sui costi. «Il Piano è costato poco più di 24 milioni di euro, di cui 9,8 milioni sulla programmazione Fesr 2007-2013 e 12,6 milioni sul Fesr 2014-2020 e 1,7 milioni sul bilancio regionale. La realizzazione e gestione dell’infrastruttura in fibra ottica sono state aggiudicate al raggruppamento temporaneo di impresa Telecom Italia, Alpitel e Sirti: la manutenzione ordinaria dell’intera infrastruttura prevede un costo annuale di 68.000 mila euro più Iva».

 

 

Clara Rossi

 

 

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