In un antico Breviario Romano della tradizione inglese appare l'Hallows' Eve, festa poi nascosta dai protestanti a cominciare dal XVII secolo
La festa di Halloween affonda le radici anche nella storia cristiana più di quanto si possa pensare, nonostante oggi la si conosca soprattutto per i suoi risvolti più protestanti e consumistici.
In verità il 31 ottobre è stato celebrato da secoli dalla Chiesa Latina e la testimonianza è data da un Breviario Romano nella tradizione inglese del Marchese di Bute: qui è riportato un ufficio chiamato Hallows' Eve, ovvero la Vigilia dei Santi, celebrata e festeggiata il primo novembre.
In questa vigilia il breviario prevede una messa che, anche se animata della gioia che caratterizzerà il giorno successivo, rimanda direttamente al Giudizio Finale. Accanto a essa c’è una tradizione bretone che vede anticipare già al 31 ottobre i Vespri Neri, ovvero i Vespri dei morti, che invece la tradizione liturgica è solita collocare dopo i Secondo Vespri di Tutti i Santi il 1° novembre. I vespri assegnati al 31 ottobre sono invece quelli di Tutti i Santi che presentano, in uno spettacolo coloratissimo, una rassegna di personaggi storici e ultraterreni di ogni tipo in un grande spettacolo colorato.
E ancora nel Medioevo possiamo ricordare il motivo iconografico ricorrente della danza macabra, una danza fra uomini e scheletri che altro che non erano che personificazioni della Morte stessa, fatte con la funzione di memento mori.
Le presumibili origini cattoliche di questa festa furono pian piano occultate dai protestanti che già nel XVII secolo avevano soppresso la festa dei Santi e la lunga storia di questa tradizione fu interrotta e abolita nel 1955 con la riforma liturgica di Pio XII, quando gli uffici della vigilia vennero trasformati in una messa generica.
Per questo la chiesa non ha mai incentivato la festività di tipo protestante che oggi vede i bambini travestiti da streghette e diavoli bussare alle porte per il famoso «dolcetto e scherzetto?». Un poco perché, come racconta qualche parroco, sembra quasi un trasformare in santi in mostriciattoli da sfilata e dall’altra perché nasconde anche qualche legame con l’occultismo, che proprio il 31 ottobre celebra il capodanno satanico. La cosa incredibile è che una tradizione così lontana dalla cultura italiana si sia insediata e affermata in così poco tempo, portando tra le nostre strade solo i valori del consumismo. Perché sono di certo questi a vincere su tutto il resto.
Veronica Pederzolli