Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil contestano carichi di lavoro 'pesantissimi' per gli operatori della casa di riposo
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sul piede di guerra per il "caso JB Festaz". I sindacati si dicono pronti alla mobilitazione contro la riorganizzazione e il taglio di cinque operatori socio-sanitari nella casa di riposo di Aosta.
La riduzione del personale è una «scelta politico sindacale» che «comporta per i lavoratori turnazioni e carichi di lavoro pesantissimi» a fronte di un risparmio che le organizzazioni sindacali ritengono «irrilevante, tenendo conto del servizio di qualità che da sempre viene erogato dalla casa di risposo JB Festaz. L'eventuale risparmio non giustifica il venir meno di 5 operatori».
Le Funzioni pubbliche hanno avuto un incontro in Regione nei giorni scorsi e chiesto «un intervento finanziario per sanare la situazione». Ma, spiegano, «ci è stato risposto che il contributo annuale a partire dal 2020 è stato di 1 milione 250 mila euro e che è stato ritenuto congruo in linea a ciò che viene dato alle Unités per la gestione delle microcomunità sul territorio. Una risposta a nostro avviso non condivisa».
In generale Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rilevano come «negli ultimi anni i contributi regionali destinati a questo servizio rivolto agli anziani, disabili e malati terminali si è drasticamente ridotto» e che «la pandemia ha indubbiamente fatto lievitare i costi». Ora «riteniamo che sia necessario mettere mano alla questione del calcolo dei minutaggi: i 120 minuti di assistenza stabiliti con delibere molto datate non sono assolutamente attuali e corrispondenti alla situazione attuale degli ospiti».
«Se non dovessero arrivare risposte da parte della politica e della Dirigenza valuteremo di promuovere una mobilitazione tra i lavoratori che operano al JB Festaz», concludono le tre organizzazioni sindacali.
Clara Rossi
