Premiati gli agenti che si sono distinti per l'impegno
Il salone delle manifestazioni di Palazzo regionale ha ospitato questa mattina la cerimonia del 170° anniversario della Polizia di Stato. Presente all'evento, insieme alle autorità civili, militari e religiose, il questore di Aosta Ivo Morelli.
Nel suo discorso Morelli ha sottolineato l'importanza di «condividere questa ricorrenza con i cittadini, ai quali ci rivolgiamo con una certezza. Riteniamo che la formazione di una coscienza civile sia sempre lo strumento migliore per dissipare l'offuscamento che si addensa sui valori etici che dovrebbero stare alla base di ogni singolo componente della società civile».
Le celebrazioni sono state l'occasione per tracciare il bilancio dell'attività compiuta nell'ultimo anno focalizzata in primo luogo sull'emergenza Covid-19 e sulle misure di contenimento epidemiologico, ma senza dimenticare il contrasto alla criminalità. Un bilancio in generale «positivo», ha aggiunto il questore, composto da numeri come i 106 arresti compiuti, le 414 denunce effettuate e le oltre 90mila persone controllate.
Spazio poi agli agenti che si sono distinti negli ultimi anni nello svolgimento dei propri compiti. I premiati sono il sovrintendete capo della Squadra mobile Sergio Cosentino insieme agli assistenti capo coordinatore Antonio Riccardo Leo e Mario Dialley per le indagini su un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa; il vice ispettore della Squadra mobile Raffaele Avallone e gli assistenti capo Sergio Framarin e Danilo Masuzzo per un'attività investigativa sul traffico di stupefacenti e l'assistente capo della Scientifica Claudio Trevisan per le indagini sul furto delle monete bizantine al Museo archeologico regionale di Aosta.
Marco Camilli