Il ricorso presentato dal consorzio Eco-Ecole di Pontey dopo l'annullamento degli atti per costruire il complesso scolastico prefabbricato
Vale poco meno di un milione di euro il ricorso promosso al Tar della Valle d'Aosta contro la decisione della Regione di non costruire la scuola prefabbricata di regione Tzamberlet, ad Aosta.
Il ricorso è del Consorzio ordinario Eco-Ecole Aoste, sede a Pontey, al quale nel 2017 fu affidata la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori di realizzazione della scuola che non sarà costruita.
Come accade in molti casi simili, la vicenda si intreccia con l'aula del Tribunale amministrativo aostano e i tempi della burocrazia. Sempre nel 2017 il Tar annullò l'aggiudicazione dei lavori e l'anno dopo fu costituita una nuova Commissione di valutazione per la gara. Approvati alcuni atti amministrativi nel 2018, l'iter per la nuova scuola si blocca con il cambio di piani dell'amministrazione regionale in tema di edilizia scolastica ufficializzati nel Defr del 2021. Si arriva così al febbraio 2022 con la delibera della Giunta che certifica il "venir meno dell'interesse pubblico alla realizzazione del progetto di costruzione di un complesso scolastico in regione Tzamberlet in comune di Aosta".
Il Consorzio ordinario Eco-Ecole con il ricorso al Tar depositato a maggio chiede ai giudici di annullare delibere e atti amministrativi (alcuni approvati in autotutela) riferiti al progetto e che sia riconosciuto un indennizzo di 981.350 euro per la mancata costruzione del complesso scolastico aostano. E, in via subordinata, che la Regione sia condannata a pagare 287mila euro per coprire le spese sostenute dal Consorzio per partecipare alla gara di affidamento dei lavori.
La Giunta regionale lunedì ha deliberato di costituirsi nel giudizio promosso dal Eco-Ecole e stanziato circa 31mila euro per le spese di difesa.
Elena Giovinazzo