La raccolta firme di associazione Ripartire da Cime Bianche e Cai Valle d'Aosta contesta il progetto del collegamento funiviario nel vallone
Il Club Alpino Italiano della Valle d'Aosta e l'associazione Ripartire dalle Cime Bianche annunciano la presentazione questa mattina in Consiglio regionale della petizione per la salvaguardia del vallone di Cime Bianche. Le oltre 2.300 firme e tutta la documentazione allegata (tre scatoloni e 25 kg di peso) sono state depositate dal presidente dei Cai valdostano Piermauro Reboulaz e dal referente dell'associazione Marcello Dondeynaz.
«Una petizione di peso - dicono i due responsabili - non solo per la mole della documentazione, ma soprattutto per la vasta adesione di valdostane e valdostani dell’intero territorio regionale che ritengono che il patrimonio di questa regione (essenzialmente ambiente, beni culturali, paesaggio, bellezza) vada valorizzato e non dissipato, rappresentando il Vallone delle Cime Bianche il caso più emblematico».
La petizione contesta la realizzazione di un collegamento funiviario nel vallone.
Reboulaz e Dondeynaz ringraziano le «tante persone che si sono impegnate per questo risultato, donne e uomini, ragazze e ragazzi, spesso assai distanti dalla politica, che hanno messo cuore e passione in questa campagna. Come abbiamo sempre sottolineato, Valdostane e Valdostani, di ogni ceto sociale, che amano la loro terra, libere da ogni condizionamento, molti operatori turistici, molti che vivono in montagna e di montagna», concludono.
Clara Rossi