Risale a qualche giorni fa il gesto ultimo e disperato di una donna che ha deciso di dire addio alla vita e scappare via. Questa fuga dalla vita lascia sempre sgomenti coloro che rimangono: gli affetti più cari, gli amici, i conoscenti. Invece coloro che sono chiamati da una investitura politico-amministrativa a tutelare la salute dei cittadini reagiscono con una composta indifferenza.
La loquacità della classe politica emerge nel momento di difendere i loro interessi, per presentare faraonici progetti di dubbia utilità, inaugurare strutture, annunciare iniziative qualche volta utili e qualche volta no, di sicuro mai risolutive. Perché la realtà è un'altra: l'attuale stato della sanità pubblica in Valle d'Aosta è un'offesa alla dignità di ogni cittadino della nostra regione. E parlare di sanità vuole dire parlare tanto della salute fisica quanto di quella mentale dei cittadini.
Non posso che tornare a evidenziare la penosa situazione della Psichiatria in Valle d'Aosta e ripetere i problemi che la assillano: mancanza di medici e infermieri, inadeguatezza della struttura del reparto, personale che se ne va per lavorare altrove e quindi assenza di punti di riferimento per i pazienti, per le loro famiglie e per tutti coloro che vorrebbero un supporto e che necessitano di un aiuto
Tutto questo accade nell'indifferenza e nel silenzio di coloro che amministrano la nostra Regione.
Marco Camilli
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