Valle d'Aosta, un nuovo suicidio nell'indifferenza delle istituzioni

 

Valle d'Aosta un nuovo suicidio nell'indifferenza delle istituzioni (credits @KatSmith - Pexels - Pexels free license)

Risale a qualche giorni fa il gesto ultimo e disperato di una donna che ha deciso di dire addio alla vita e scappare via. Questa fuga dalla vita lascia sempre sgomenti coloro che rimangono: gli affetti più cari, gli amici, i conoscenti. Invece coloro che sono chiamati da una investitura politico-amministrativa a tutelare la salute dei cittadini reagiscono con una composta indifferenza.

La loquacità della classe politica emerge nel momento di difendere i loro interessi, per presentare faraonici progetti di dubbia utilità, inaugurare strutture, annunciare iniziative qualche volta utili e qualche volta no, di sicuro mai risolutive. Perché la realtà è un'altra: l'attuale stato della sanità pubblica in Valle d'Aosta è un'offesa alla dignità di ogni cittadino della nostra regione. E parlare di sanità vuole dire parlare tanto della salute fisica quanto di quella mentale dei cittadini. 

Non posso che tornare a evidenziare la penosa situazione della Psichiatria in Valle d'Aosta e ripetere i problemi che la assillano: mancanza di medici e infermieri, inadeguatezza della struttura del reparto, personale che se ne va per lavorare altrove e quindi assenza di punti di riferimento per i pazienti, per le loro famiglie e per tutti coloro che vorrebbero un supporto e che necessitano di un aiuto

Tutto questo accade nell'indifferenza e nel silenzio di coloro che amministrano la nostra Regione.

 

 

Marco Camilli
(immagine @KatSmith - Pexels - Pexels free license)

 

 

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