Sull'ospedale di comunità al J.B. Festaz scontro tra assessore Marzi e Erika Guichardaz

In Consiglio Valle dibattute due iniziative del Pcp sul futuro del personale e sul cronoprogramma dei lavori

 J.B. Festaz di Aosta

La realizzazione degli ospedali di comunità sul territorio della Valle d'Aosta è stato argomento di dibattito mercoledì il Consiglio Valle. In particolare sul J.B. Festaz di Aosta due iniziative del gruppo Pcp si sono concentrate sul cronoprogramma della trasformazione di una parte della struttura in ospedale di comunità - si parla della Rsa e dell'Uap, l'Unità di assistenza prolungata - e sul futuro del personale che opera nella struttura.

Nella risposta l'assessore Carlo Marzi ha sottolineato l'impegno per evitare esuberi adeguando gli standard minimi del futuro ospedale di comunità «secondo la disponibilità di risorse umane già presenti». In particolare «il personale rimarrà in forza al J.B. Festaz durante la fase di realizzazione dell'ospedale venendo verosimilmente utilizzato presso un'altra sede di lavoro sulla base di un accordo in fase di definizione». Le dipendenti hanno chiesto di poter continuare a lavorare assieme e questo è l'obiettivo che azienda, Usl, Regione e sindacati stanno cercando di ottenere. L'intenzione inoltre è di assegnare il personale temporaneamente all'ospedale Parini, che potrebbe quindi riaprire alcuni posti letto. Inoltre l'amministrazione regionale sta valutando modifiche alla legge regionale istitutiva del J.B. Festaz e, in questo percorso, sarà anche fatto un ragionamento sulla possibilità di riconoscere la struttura come ente del comparto unico.

«Il personale del J.B. Festaz ha delle competenze che tanti altri non hanno», ha replicato la consigliera del Pcp Erika Guichardaz nell'evidenziare l'importanza di mantenere i posti di lavoro e di rassicurare il personale in tal senso.

Quanto al cronoprogramma dei lavori dell'ospedale di comunità, l'assessore Marzi ha chiarito che il progetto esecutivo approvato a fine marzo prevede l'apertura dell'ospedale di comunità da gennaio 2025 quindi «in anticipo sulla data limite del Pnrr di giugno 2026». I lavori inizieranno «nell'autunno di riferimento». Gli ospiti della Rsa e dell'Uap saranno trasferiti nella struttura analoga di Variney «in un quadro di programmazione già definito» e la gestione del cantiere nella struttura di Aosta «terrà conto delle esigenze contingenti riducendo al minimo i disagi al resto del complesso e alle attività in esso svolte». Le comunicazioni alle famiglie degli ospiti saranno gestite insieme all'Usl.

Secondo l'assessore Marzi «quello che si sta facendo al J.B. Festaz con i finanziamenti del Pnrr è un'opportunità enorme per la struttura, per chi vi lavora e per chi oggi e in futuro sarà suo ospite. Con certe iniziative - ha aggiunto l'assessore rivolgendosi al Pcp - cercate di fare sempre un minestrone e chi ci segue ha l'impressione che non sappiamo cosa stiamo facendo». 

«Qui non si fa nessun minestrone - ha risposto la consigliera del Pcp -. Le strutture non sono dei compartimenti stagni e l'ospedale di comunità, come le Rsa e tutto il resto fanno parte di un più ampio progetto che è il Piano della salute e del benessere che ad oggi ancora non è stato approvato. Fino al 2019 si diceva che serviva spostare l'Rsa a Variney per evitare l'esternalizzazione, oggi però lo abbiamo esternalizzato. Allora cosa accadrà dell'ospedale di comunità? Inoltre il bando per l'esternalizzazione di Variney pare che riporti un codice di attività diverso rispetto a quello collegato all'attività di Uap. Su questo aspetto andremo a fondo», ha concluso Guichardaz.

 

 

Marco Camilli

 

 

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