Il Tar Valle d'Aosta conferma l'irricevibilità della domanda della Cape Srl per un impianto a Issogne
Con sentenza pubblicata martedì, il Tar della Valle d'Aosta ha confermato l'esclusione della società Cape Srl dalla possibilità di ottenere i contributi del Pnrr per realizzare degli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse.
Cape Srl aveva risposto ad un avviso pubblico della Regione chiedendo un finanziamento di 11 milioni per realizzare un impianto di idrogeno a Issogne, in località Miure. Lo scorso febbraio gli uffici regionali avevano risposto comunicando la "manifesta irricevibilità" della richiesta di Cape: non erano state trasmesse dodici delle tredici pagine dello schema di domanda (comprese quelle dei costi ammissibili del progetto, degli impegni e dei requisiti di ammissibilità). Quando la domanda è stata trasmessa in forma integrale, il termine era ormai scaduto da giorni.
Il Tar della Valle d'Aosta ha confermato l'irricevibilità della domanda ed escluso la possibilità per Cape Srl di avvalersi del soccorso istruttorio, uno strumento che in certe circostanze permette di integrare la documentazione presentata. I giudici sottolineano che il soccorso istruttorio "può essere utilizzato solo per regolarizzare le carenze di elementi formali della domanda di partecipazione e non per sanare la mancanza assoluta della stessa o delle dichiarazioni sostanziali in essa contenute". Nel caso valutato "non si può ragionevolmente sostenere che la domanda di agevolazione presentata dalla società ricorrente risulti incompleta di qualche elemento, in quanto la stessa consta solo dell'ultima pagina".
La decisione del Tribunale amministrativo regionale conferma che i fondi messi a disposizione dall'avviso pubblico saranno distribuiti tra due soggetti anziché tre: Cogne Acciai Speciali e CVA. L'acciaieria aostana ottiene un finanziamento di 7,9 milioni di euro per il progetto "Green Hydrogen" mentre a CVA vanno 6,1 milioni per il progetto "H2WAY2ZERO".
Clara Rossi
