Monte Bianco, Gaymard: abitanti Chamonix puntano alla candidatura Unesco

Il presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia è intervenuto al Grand Continent Summit a Saint-Vincent

Sommet Grand Continent

Il Traforo del Monte Bianco e i collegamenti alpini: temi molto dibattuti negli ultimi tempi e che non potevano mancare di essere analizzati in occasione del Grand Continent Summit, la tre-giorni di incontri e confronti in corso a Saint-Vincent organizzata dal Groupe d'étude géopolitiques di Parigi.

Tra i tanti ospiti intervenuti, il presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia Hervé Gaymard ha ricordato che dal lato francese la sensibilità nei confronti del Traforo del Monte Bianco è diversa da quella del lato italiano. «Gli abitanti di Chamonix e della valle dell'Arve spingono molto per la candidatura del Monte Bianco come patrimonio dell'Unesco». Questo «vorrebbe dire vietare ai tir il tunnel del Monte Bianco, cosa che sarebbe coerente con la messa in opera del tunnel ferroviario» Lione - Torino.

Ancora Gymard: «queste questioni di trasporti sono viste molto sul piano tecnico, ma poco dal punto di vista politico».

Nel corso dell'incontro il presidente della Regione Renzo Testolin ha sottolineato come territori come quelli della Valle d'Aosta «cercano il sostegno dell'Unione Europea sui valichi alpini, con la recente chiusura del Fréjus e del Monte Bianco e per temi come il tunnel del Gran San Bernardo che riguarda un Paese esterno all'Unione».

 

 

C.R.

 

 

 

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