Arcigay: Consiglio Valle rispolveri il ddl contro l'omobitransfobia

Per il 17 maggio, Giornata contro l'omobitransfobia, «illuminare le coscienze, non i monumenti» 

«Niente luci accese finché non si accenderanno le coscienze di cittadinanza e politica verso un problema, l’omobitransfobia, sempre più attuale, preoccupante e feroce»: così l'Arcigay Valle d'Aosta interviene in vista della Giornata internazionale contro l'omobitransfobia del 17 maggio.

La Giornata si svolge in un contesto che l'associazione descrive a tinte fosche. «L'Italia precipita ancora nella classifica stilata da ILGA Europe, l'associazione LGBT internazionale, che fotografa ogni anno lo stato dei diritti in Europa. Per il 2024 il nostro paese si classifica al 36esimo posto su 48 paesi». In parallelo «stereotipi, pregiudizi e atteggiamenti omobitransfobici vengono considerati normali e giustificabili, da chi li pratica e li agisce, anche perché ancora legittimati e protetti dalla società e da leggi anacronistiche che non riconoscono il matrimonio egualitario o le famiglie omogenitoriali oppure ostacolano o complicano l'affermazione di genere. Lo stigma e la violenza si rafforzano anche perché è assente una legge che protegga le persone dalle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere».

In questa situazione «alla comunità LGBTQIA+ non basta vedere gli splendidi monumenti aostani illuminati di arcobaleno - prosegue Arcigay -: è urgente ed essenziale un impegno attivo da parte delle istituzioni per garantire pari dignità e diritti, senza distinzioni, secondo l'articolo 3 della Costituzione».

Arcigay si rivolge al Consiglio regionale della Valle d'Aosta chiedendo di «ricalendarizzare il disegno di legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, sepolto a Palazzo Deffeyes da due anni in V Commissione.

In occasione della Giornata internazionale, inoltre, l'associazione organizza all'Hotel des Etats di Aosta l'incontro intitolato "Se l’odio viene da dentro: omobitransfobia interiorizzata e minority stress" con gli psicologi Davide Perrone e Pier Luigi Gallucci e l’assistente sociale Anna Jacquemet. L'appuntamento è alle ore 18.


Elena Giovinazzo

 

 

 

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