Turismo, già 5mila le strutture valdostane presenti nella banca dati nazionale

L'inserimento nella banca dati nazionale è ancora sperimentale. Il ministero del Turismo: in questa fase non si incorrerà in sanzioni

Il ministero del Turismo conferma l'avvio delle procedure di inserimento nella Banca Dati Strutture Ricettive dei dati riguardanti le strutture situate in Valle d'Aosta, che possono così ricevere il Codice Identificativo Nazionale.

La Valle d'Aosta, insieme ad Emilia-Romagna e Piemonte, «entrano nella fase sperimentale della BDSR» che già coinvolge undici altre regioni. «Da oggi, quindi, anche i cittadini e gli operatori delle suddette Regioni possono richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili», precisa il ministero. La procedura va eseguita utilizzando l'apposita piattaforma on line del ministero del turismo accedendo con Spid o Cie.

Le disposizioni inerenti alla BDSR «saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1° settembre 2024. In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni, e ai cittadini che lo desiderano è consentito di adeguarsi agli obblighi correlati al CIN».

Secondo i dati del portale ministeriale della banca dati nazionale, finora già 4.916 strutture valdostane risultano registrate mentre i CIN rilasciati sono tre.

 


C.R.

 

 

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