Il provvedimento presentato dall'on Gardini (FdI) «introduce misure ingiuste» secondo l'associazione

Federconsumatori esprime «forte preoccupazione» per la proposta di riforma dei condomìni di cui si sta discutendo negli ultimi giorni. Il provvedimento a firma della deputata Elisabetta Gardini di Fratelli d'Italia «introduce misure ingiuste, con pesanti ricadute sui cittadini in regola con i pagamenti», dice l'associazione.
Tre le principali novità previste (sulle quali sono già annunciate delle modifiche). La prima è l'obbligo di laurea per gli amministratori, almeno triennale e in materie economiche, giuridiche o scientifiche e tecnologiche. La seconda è l'obbligo di nominare un revisore contabile nei condomìni più grandi (con più di 20 condòmini). La terza, che desta maggiori preoccupazioni tra le associazioni dei consumatori, sono le maggiori garanzie per i fornitori. In caso di condòmini morosi, i fornitori potranno recuperare le somme direttamente dal conto corrente del condomìnio e, se i fondi non sono sufficienti, rivalersi sui condòmini che hanno regolarmente effettuato i pagamenti di loro competenza. Chi è in regola dunque rischierà di dover saldare i conti di chi non lo è.
«Oltre ai dubbi di natura etica e legale su questa ipotesi, la troviamo potenzialmente dannosa e inefficace, in quanto penalizza chi rispetta le regole e incentiva i morosi a non saldare i propri debiti», evidenzia Federconsumatori.
«Una logica che assomiglia molto a quella dei condoni - commenta ancora l'associazione -, che non abbiamo mai condiviso e che contrasteremo in ogni sede. Per questo facciamo appello al Parlamento affinché questa assurda norma sia stralciata e invece si concentri sulla tutela dei condòmini, spesso vittime di truffe e raggiri da parte degli amministratori condominiali, come testimoniamo le centinaia di vertenze che i nostri sportelli hanno seguito nell’ultimo anno».
C.R.


