La giustizia lumaca ci costa 8 milioni di euro al mese

 

Il 27% delle cause potrebbe provocare una sanzione della Corte europea

giustiziaOtto milioni di euro al mese. Tanto ci costa, solo di risarcimenti, la lentezza della giustizia. Ogni giorno lavorativo paghiamo 300 mila euro a coloro che si sono rivolti alla Corte europea citando in giudizio l'Italia per i ritardi irragionevoli dei processi. È stato Mario Barbuto, capo del Dipartimento per l'ordine giudiziario, a fornire questi dati allarmanti durante la conferenza stampa di presentazione del prossimo Salone della Giustizia che si svolgerà all'Eur dal 28 al 30 aprile prossimi.

I ricorsi per la cronica lentezza dei giudizi hanno avuto negli ultimi tempi una accelerazione esponenziale, ormai è stato calcolato che il 27 per cento delle cause potrebbe provocare una sanzione in sede comunitaria. Basterebbe mettersi in regola e in un solo semestre con i soldi risparmiati si potrebbero coprire tutte le assenze negli organici. Mario Bresciano, presidente del Tribunale di Roma, ha rincarato la dose. Ogni giorno deve fare a meno di un terzo del personale: assenze, ferie, malattie riducono notevolmente l'organico. E la nuova legge che ha fissato a 70 anni l'età in cui i magistrati dovranno andare in pensione, aprirà inevitabilmente un vuoto che incrementerà ancora di più la lentezza dei processi, col rischio di ulteriore incremento delle sanzioni comunitarie. Mancheranno almeno 2000 giudici, cominciando dai più anziani, quelli che lavorano in Cassazione. Ma sarà poi il primo grado di giudizio a subire il ritardo più pesante.

Il rimedio? Con gli attuali mezzi a disposizione, non c'è. Anche perché per formare un nuovo magistrato occorrono (tra concorso e tirocinio) almeno quattro anni. Filippo Patroni Griffi ha stimato in almeno il 25 per cento l'incremento che sarebbe necessario per coprire i vuoti negli organici del Consiglio di Stato.

Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale, ha ripetuto che per avere fiducia nella giustizia é indispensabile che la durata del processo deve essere ragionevole. "Non serve aumentare le pene - ha detto -. Occorre capire perché i reati si verificano e porre rimedio. La cultura della legalità non potrà mai affermarsi con una giustizia-lumaca".

Il presidente del comitato scientifico del Salone, professor Guido Alpa, ha comunicato che il presidente della Repubblica ha concesso il suo patrocinio alla manifestazione che si articolerà in sei convegni principali e in 27 seminari tematici che affronteranno un po' tutti gli argomenti più scottanti e attuali del "pianeta Giustizia". Sono previsti nove crediti professionali per gli avvocati che seguiranno i lavori.Ad accogliere ministri, giuristi e autorità ci sarà sempre una platea di giovani studenti. Il Salone non ha mai usufruito di contributi pubblici e, come sempre, l'ingresso sarà gratuito.

 

Clara Rossi

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