Svuota-carceri, in 5 anni fuori da penitenziari 17 mila detenuti

 

Sono 53mila i carcerati di cui 17mila stranieri (92 in Valle d'Aosta)

carcere-cellAl 31 maggio 32.885 persone risultano destinatarie di misure alternative al carcere, impiegati in lavori di pubblica utilità, o comunque interessate da misure di sicurezza, sanzioni sostitutive e messa in prova. Sono questi i dati elaborati dall’Osservatorio della direzione generale dell'esecuzione penale esterna del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Ieri invece sono state pubblicate le statistiche sulla popolazione carceraria, 53.283 persone rispetto a una capienza carceraria regolamentare di 49.427. Nelle statistiche anche i dati che riguardano i detenuti usciti dagli istituti penitenziari dall’entrata in vigore della legge del 2010, cosiddetta ‘Svuotacarceri’: in tutto 16.802 persone di cui 5.097 di nazionalità straniera.

Secondo i dati diffusi oggi gli affidamenti in prova al servizio sociale riguardano 12.581 persone; in semilibertà risultano 768 persone ai domiciliari 9.712. Ai lavori di pubblica utilità sono impiegati in 6.052, in libertà vigilata 3604, 164 in libertà controllata, 4 in semidetenzione. Quanto agli affidamenti in prova, si tratta nella metà dei casi di condannati a piede libero (6332 persone) o già detenuti ma agli arresti domiciliari (2735). In più di un quarto dei casi si tratta di tossicodipendenti o di alcol dipendenti. L’affidamento in prova al servizio sociale di malati di Aids riguarda 34 casi. Quanto ai lavori di pubblica utilità che interessano in tutto poco più di 6000 persone, si tratta in 5.736 casi di violazioni del codice della strada. Le indagini per la messa in prova sono state 9.491: è stata accordata in 3173 casi. Quanto alla voce ‘attività di consulenza’ sono state condotte 15.834 osservazioni della personalità (nella stragrande maggioranza dei casi, 11.313 hanno riguardato condannati in stato di detenzione) e 6744 indagini socio familiari.

Dai dati diffusi ieri riguardanti invece la popolazione carceraria emerge invece il persistente sovraffollamento carcerario: nei 198 istituti penitenziari ci sono oltre 3800 persone in più della capienza regolamentare. La situazione appare particolarmente gravosa per le carceri di Lombardia e Campania: nei 19 istituti lombardi sono presenti 7559 persone rispetto ad una capienza consentita di poco più di 6000, mentre nelle 17 strutture campane i detenuti (7188) sono circa 1000 in più di quanto previsto, con particolare criticità per quel che riguarda gli istituti di Milano – Opera e Napoli - Poggioreale e Secondigliano.

Del totale dei detenuti in carcere, come detto 53283 persone, i condannati definitivi sono 34.461, mentre ben 9138 persone sono in attesa di primo giudizio. Quanto alla presenza di detenuti stranieri, in tutto 17.374, circa 10 mila sono definitivi, mentre 3691 sono in carcere in attesa di primo giudizio.

Le prime tre regioni per numero di detenuti stranieri presenti negli istituti penitenziari sono la Lombardia (3.379), il Lazio (2583) e il Piemonte (1537), seguito a stretto giro da Toscana (1491). Il Molise (con 33 detenuti stranieri), la Basilicata (63) e la Valle d'Aosta (92) chiudono la classifica. Dai dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, si evince quanto agli effetti della legge cosiddetta "Svuotacarceri" che la misura ha alleggerito prevalentemente la situazione nelle carceri di Lombardia (sono uscite 2646 persone di cui 1200 stranieri), Sicilia (18814), Lazio (1569), Toscana (1493), Piemonte (1451), Campania (1443).

 

Clara Rossi

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