Anche in Valle d'Aosta due giorni di sciopero per gli addetti alla raccolta rifiuti

 

I lavoratori dell'igiene ambientale incroceranno le braccia l'11 e 12 luglio

Quendoz-operatore1x300AOSTA. L'11 e 12 luglio le lavoratrici e i lavoratori del settore dell'igiene ambientale incroceranno nuovamente le braccia. Il nuovo sciopero è stato indetto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che manca ormai da due anni e mezzo e per ottenere carichi di lavoro meno pesanti, regole migliori sugli appalti e garanzie su salute, sicurezza e licenziamenti facili.

"Abbiamo illustrato i temi della piattaforma sindacale che, tramite un rinnovo contrattuale di natura industriale, riuscirà a garantire regole e tutele ai lavoratori e potrà assicurare ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio, anche diminuendo le tariffe", spiegano Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Savt/Servizi, ma "le controparti (Fise/Assoambiente per il settore privato e Utilitalia per quello pubblico) si stanno mostrando 'sempre più sorde' al grido di protesta delle lavoratrici e dei lavoratori dell'igiene ambientale".

"Nelle scorse settimane - continuano i sindacati - abbiamo riscontrato il grande supporto dell'Anci e delle amministrazioni locali a favore di una vertenza che si sta caratterizzando come una sfida a vantaggio dei cittadini". Tuttavia "il silenzio delle controparti è conferma di come alle imprese non piace rendere conto ai sindaci, non piace il contratto collettivo nazionale e il sistema delle tutele e dei diritti. Il tutto a favore di un profitto sempre maggiore e senza impegno: appaltando tutto alla cooperazione sociale e applicando contratti nazionali molto meno onerosi, a scapito dei lavoratori".

Lo sciopero nazionale dei netturbini riguarda 100 mila lavoratori in tutta Italia e durerà per due giorni. "Come abbiamo già detto più volte - concludono Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Savt /Servizi - i lavoratori e le lavoratrici del settore sono degli indomabili riformisti e alla fine avranno ragione sulla parte più conservatrice rappresentata dalle imprese, sostenitrici di un sistema socialmente ed economicamente non più sostenibile".

 

Elena Giovinazzo

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