Si parte con 1.850 chilometri e 300 milioni di investimento
E' stata raggiunta l'intesa in sede di Conferenza Stato - Regioni sul decreto per migliorare il livello di sicurezza di circa 1.850 chilometri di rete ferroviaria regionale, applicando i parametri delle linee nazionali.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, hanno così messo un punto fermo e condiviso i tempi e il percorso iniziato da qualche mese sullo schema di decreto legislativo 15 luglio 2015 n. 112 che ha recepito la Direttiva 2012/34/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sullo spazio unico ferroviario europeo.
Il decreto rappresenta anche un'attualizzazione della legge 162/2007. Per poter fare questo adeguamento «è stato previsto un investimento di 300 milioni», da iscrivere alla prossima seduta del Cipe, ha spiegato il Ministro Delrio. «Sui 20 mila chilometri della rete ferroviaria in Italia - ha aggiunto Delrio - 16 mila, sotto la gestione nazionale, sono già in sicurezza con i sistemi più efficienti. Rimangono 3.400 chilometri del sistema ferroviario regionale, alcuni dei quali sono già in sicurezza ed altri richiedono miglioramenti. Le Regioni avevano chiesto investimenti e la nostra proposta finale è di portare gradualmente il controllo sotto l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria circa 1.850 chilometri per implementare in maniera significativa la sicurezza».
«Si tratta di un grande scatto di qualità - ha continuato Delrio - di un lavoro molto utile ed è importante accelerarne l'esito per onorare le vittime dell'incidente in Puglia». Per i rimanenti 1.500-1.600 chilometri delle tratte a gestione regionale, «alcune delle quali già in sicurezza mentre altri richiedono un miglioramento dei sistemi di controllo, continueremo comunque il lavoro» ha assicurato il Ministro, che ha concluso: «Questo è un esempio di come il federalismo può funzionare. Ci sono già diverse Regioni con cui stiamo trattando per una gestione più integrata della rete, con la possibilità di investimenti nel contratto di servizio Rfi».
«Abbiamo fatto un lavoro importante - ha commentato il presidente Bonaccini - ci stavamo lavorando da mesi e stamattina abbiamo raggiunto l' accordo in due punti: per accelerare i tempi e per le risorse».
Clara Rossi