Monte Bianco, bambini vicino ai crepacci e selfie sul ghiacciaio: l'incoscienza degli "alpinisti" fai-da-te

 

Su Facebook foto scattate dalla guida Luca Montanari mostrano come il buonsenso sia spesso dimenticato

AOSTA. Sono ancora i social network a svelare le abitudini di alcuni frequentatori occasionali della montagna che, senza i mezzi adeguati, sfidano la sorte (e ignorano il buonsenso) con comportamenti del tutto inadeguati al contesto.

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Ancora una volta, come accaduto pochi giorni fa, sono gli scatti di una guida alpina ad immortalare scene che non dovrebbero mai verificarsi: turisti che camminano su un ghiacciaio vestiti con jeans, se non persino in pantaloncini, e genitori che portano i bambini vicino ai crepacci e li aiutano a scavalcarli.

A postare le nuove foto, scattate sul massiccio del Monte Bianco, è Luca Montanari, che spiega: "Mentre tenevo un Corso di Alpinismo assisto a queste scene, a cui purtroppo mi sono dovuto abituare, ma NON POSSO RIMANERE INDIFFERENTE!...così decido di togliere del tempo ai miei allievi e mi avvicino ai crepacci dove questa gente, imperterrita, scatta foto, selfie in questo "Luna park". Metto in guardia queste persone del pericolo che stanno correndo...in tutta risposta, una madre scocciata che stava scattando foto con i suoi due bimbi, mi risponde, a tono. A questo punto...non voglio più perdere altro tempo, impotente, mi volto e torno al mio lavoro".

"Che la montagna sia di tutti - aggiunge la guida -, che la montagna deve rimanere un luogo dove la gente deve sentirsi libera di fare quel che vuole, arrivati a questo punto mi sembra una grande cavolata!!! E non credo proprio che sia un mio punto di vista".

 

Marco Camilli

 

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