Cosa c'è in tv? La nostra guida ai film di inizio 2017

Cosa c'è in tv? La nostra guida ai film di inizio 2017

Per rimanere sul classico, che piace sempre: l'Epifania tutte le feste si porta via!! Mi chiedo però quanti chili ci ha lasciato addosso?

Ci eravamo ripromessi che la dieta l'avremmo iniziata con l'anno nuovo, e così faremo, ora con calma decideremo che giorno!

Nel frattempo ci vedremo qualche bel film. In tutte le emittenti hanno chiuso con la programmazione dedicata alle festività natalizie, quindi prenderemo in considerazione film di altra struttura.
Lunedi 9 alle 21,10 su LA5 passano "Billy Elliot". In un paese minerario nel 1984 in piena epoca tatcheriana, la cui politica è causa di gravi problemi, vive Billy Elliot, un ragazzino piuttosto minuto e schivo che frequenta una palestra per boxeur. Con la crisi il gestore affitta una parte della palestra ad una insegnante di danza classica e lui, Billy, sarà l'unico maschio a frequentare questo corso, malsopportato da tutta la famiglia, piuttosto tradizionalista che vede in questa attività la negazione della mascolinità. Mentre attorno le lotte sociali e familiari continuano, inizia quella personale del piccolo Billy per inseguire il suo sogno sostenuto solo dalla sua insegnante che ne ha intuito le enormi potenzialità. Il trionfo del talento, della determinazione, della volontà, del fuoco della passione più ardente che divampa dentro ed esplode inesorabilmente sopra tutto e al di sopra di tutto: è questo quello che il film racconta magnificamente e brillantemente. Inoltre è  un messaggio a coloro che credono di avere talento e che pensano di non averlo potuto esprimere per le avversità della loro vita, per impedimenti accidentali o perché non hanno trovato qualcuno che credesse in loro. Sciocchezze. Non era vero talento il loro. Forse solo passione, una forte passione per qualcosa. Il film – nella sua componente sociale - aiuterà queste persone a comprendere che il loro non era il fattore x, quindi possono rincuorarsi, mettere a tacere rimorsi e rimpianti, e farsene una ragione.

Su TV8 alle 21,15 di mercoledì 11 va in onda "I segreti di Brokeback Mountin". Wyoming 1963. Per motivi talmente diversi da sembrare opposti due giovani cowboy Ennis Del Mar, privo di legami familiari, e Jack Twist, con una famiglia da dimenticare in fondo alla campagna texana, si ritrovano ad aspettare il loro turno fuori dell'ufficetto del Rancher locale per salire sul Brokeback in periodo di transumanza. Fuori dal mondo, in un microcosmo unico nel suo genere complice una semplice tenda, nascerà prima un desiderio fisico che in breve si trasformerà in un amore... un amore vero che durerà con fasi alterne e drammatiche tutta la vita e che per uno dei due, Dennis, sarà "assoluto". La cosa che colpisce anzitutto ogni spettatore è la fotografia mozzafiato che rende molto bene la potenza della natura nel West americano. Quanto al soggetto, a mio avviso è trattato con delicatezza e sensibilità e può essere accolto anche da chi non è "toccato" personalmente dall'argomento. Gli ultimi 15 minuti del film sono un pugno nello stomaco per chiunque e fanno pensare molto lo spettatore, che difficilmente può restare insensibile. La narrazione trasmette un senso infinito di amore e puro sentimento a livello così alto ed irraggiungibile che sfido a trovarlo in altri film. In quel momento non avrete di fronte due uomini che si amano, ma l'emblema stesso di un sentimento tanto centrato e rappresentato da Lee, il regista, che anche solo parlarne e cercare di spiegarlo è riduttivo.
E per chiudere la settimana venerdì 13 alle 21,10 su LA5 vi consiglio di gustarvi "Sognando Beckham".  Jess è una ragazza indiana con la passione per il calcio ed ha come modello la stella inglese David Beckham. Un giorno mentre gioca al parco con gli amici viene notata da Jules, una ragazza che gioca nella squadra femminile della città, e questa la invita a fare un provino in quanto crede che possa essere d'aiuto durante il campionato. Jess si presenta al campo dove incontra Joe, l'allenatore che vede in lei le doti dell'attaccante e la ammette in squadra. I genitori della ragazza non vogliono che giochi perchè farebbe vedere le gambe nude a tutti, perciò si allena di nascosto con la scusa di aver trovato un impiego... il successo è dietro l'angolo. Con una struttura narrativa, uno svolgimento e dei personaggi prelevati dal cinema indiano ma uno svolgimento e una sceneggiatura perfettamente britannici (oltre ad un titolo da facile esportazione), Sognando Bekcham è stato il primo esperimento di grande successo di unione tra commedia indiana e cinema britannico, condotto dalla anglo-indiana Gurinder Chadha. La parte più interessante di questo film altrimenti estremamente noto e piegato su dinamiche e archi narrativi convenzionali (com'era giusto visto l'obiettivo), è la maniera in cui Chadha e la sua squadra di sceneggiatori siano riusciti a tradurre nei meccanismi, ritmi e tempi del cinema britannico quel che il cinema indiano in decenni di evoluzione solitaria aveva sviluppato in termini di strutture narrative. Con queste due anime, Sognando Beckham tiene a lungo il piede in due staffe, fino a che non fonde le due trame cercando di portare i due pubblici a cui si rivolge, verso il medesimo fine. In seguito molti altri paesi e cinematografie hanno tentato altrettanto, cioè di raccontare il fondersi di culture all'interno degli stati occidentali fondendo i rispettivi stili filmici ma senza mai riuscirci davvero o trovare il successo della commedia di Gurinder Chadha.

Ed è già metà gennaio, l'anno è appena iniziato che fra poco scavalleremo la metà del mese, ma noi sempre qui saremo se vorrete, facendoci compagnia guardando o parlando di qualche bella storia raccontata al cinema.

 

Tiziana Tuzza

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