Siamo a metà di questo lungo viaggio canoro e non, ma il nostro salotto virtuale sul Festival di Sanremo, nel quale ogni tanto compare una pastarella o una splendida torta che ci propone il nostro pasticcere (e... approfitta per farsi un po' di pubblicità), non demorde.
Anzi, accogliamo a bordo, via via ogni sera, nuovi passeggeri che timidamente si affacciano in bacheca prima con un laconicoo "carina questa" e poi con commenti sempre più articolati.
La sezione giovani si consuma in preserata con il passaggio di Lele e Maldestro, che spero avremo modo di apprezzare nei giorni a seguire. Serata di cover, cantano tutti i big ma non quelli a rischio eliminazione, che a fine serata riproporranno il loro pezzo in gara e con un ulteriore votazione dei 6 ne rimarranno 4. Facciamo tutti un rapido calcolo e ci rendiamo conto che ascolteremo 16 canzoni più i vari ospiti e qualcuno di noi osserva che Carlo Conti è nervoso, ma alla luce di quello che ci riserva la scaletta conveniamo all'unanimità che ha problemi di tempo.
Iniziano a sfilare le cover, pezzi famosi riproposti dai cantanti con eventuali personalizzazioni. In effetti hanno quasi la meglio i ragazzi provenienti dai Talent, di cover ne hanno cantate parecchio e si sente. Inizia Chiara, con un pezzo di Zucchero ci lascia un po' tutti indifferenti, ma l'inizio di "Amara terra mia" proposta da Ermal Meta scalda, ma anche divide, il salotto. Tutti d'accordo che si sta toccando una canzone sacra. Inizia. Silenzio. Nessuno commenta poi timidamente qualcuno interloquisce, un altro più audace azzarda bella! O addirittura geniale... di contro altri no, non si toccano queste canzoni, bisogna ammettere l'interpretazione di questo ragazzo albanese è bellissima a metà pezzo passa da voce maschile a voce femminile e di nuovo tutti in silenzio.
Il seguito delle cover strappa qualche frase qua e là: Albano (pregherò) lo consideriamo tutti oramai un po' svociato, Fiorella (De Gregori) sceglie un pezzo che pochi conoscono e lo interpreta a modo suo, rendendolo ancora più oscuro ma estremamente elegante. Alessio Bernabei non pervenuto, Paola Turci (un'emozione da poco) ci piace ma la voce non può raggiungere la potenza che servirebbe per il pezzo di Anna Oxa. Gigi D'Alessio sorprende con la sua "immensità" come pure Francesco Gabbani con un brano di Celentano personalizzato con garbo e leggerezza. Michele Zarrillo bravino, ma ha una capacità che pochi hanno: rende tutto un po' triste. Elodie piace invece moltissimo, anima la bacheca e stranamente ci trova tutti d'accordo. Masini rende omaggio a Feletti con grande maestria e garbo 'Signor Tenente' . Da brividi. Samuel non pervenuto, Sergio riscuote simpatia ma l'interpretazione non convince, cosa che fa Fabrizio Moro: canta De Gregori, il secondo della serata, piace a tutti, anche se qualcuno afferma: lui il massimo lo dà come autore (ottima osservazione, abbiamo molti "esperti" nel gruppo). Alla fine i sei big in bilico ripropongono, oramai a tarda notte, i loro pezzi e, come poteva essere prevedibile, escono le due coppie, che a riascoltarle però non erano proprio tanto male.
Grande Mika, il palco per lui non ha limiti e segreti e qualcuno ne rileva la grande cultura musicale e la padronanza, oltre che dei mezzi musicali, della sua voce, anche di diverse lingue... onore e rispetto condiviso da tutti. Passata la mezzanotte arrivano Paolo e Luca con un intervento di Maria azzeccatissimo. Peccato farlo così tardi a detta un po' di tutti quelli che a quell'ora erano ancora davanti al video.
Vince "Amara terra mia" (vittoria meritatissima); al secondo posto Paola Turci e terzo Marco Masini. Ancora una volta Elodie, una delle nostre beniamine, non c'è! Per il resto gli ospiti, fatta eccezione per Mika, anche se piacevoli, specialmente l'orchestra de Reciclados, non sono stati distraenti come altre volte: la musica stasera era LA PADRONA. Misurato e sobrio l'intervento di Gassman e Giallini, dolce e vintage la presenza del Coro dell'Antoniano a inizio serata con un meedley delle più belle canzoni dello Zecchino d'Oro.
I conduttori? Che dire, bravi. Ineccepibili. Da 10 e lode.
Pettegolezzo serale: i vestiti di Maria a noi signore non sono piaciuti, il primo è stato giudicato "la vestaglietta" della nonna, il secondo pensavamo fosse rotto!
Tiziana Tuzza