Chiede l'annullamento della relazione conclusiva e risarcimento danni
AOSTA. La Water Gen Power Srl, società al centro degli accertamenti sulle contestate forniture cinesi a CVA, intende far annullare la relazione conclusiva della Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale della Valle d'Aosta. La richiesta è contenuta in un ricorso che la società ha depositato al Tar e di cui ha riferito questa mattina il presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset.
La società si è rivolta ai giudici del tribunale amministrativo anche con altri due obiettivi e cioè accertare il diritto di accesso a tutta la documentazione frutto del lavoro della Commissione d'inchiesta e chiedere un risarcimento danni.
Nella relazione conclusiva, esaminata dal Consiglio Valle a inizio aprile, la Commissione d'inchiesta ha valutato la WGP "non in grado di fornire un idoneo supporto tecnico a CVA". La società, riporta la relazione, si è costituita "nell'agosto 2008 con un capitale sociale di 10.000" ed "è diventata in breve la fiduciaria per l'importazione di materiale cinese a favore di CVA". Nel 2011, ricostruisce ancora la Commissione, CVA "deliberò l'entrata nel capitale sociele di WGP per una quota pari al 35%" e "dall'insieme dei fatti esaminati parrebbe che l'unico obbiettivo dell'acquisto di quote societarie in WGP fosse quello di scoraggiare, anche attraverso i patti parasociali, eventuali concorrenti nelle gare per l'affidamento di forniture".
C.R.