Nuove conferme alle ipotesi degli studiosi sulla presenza di uno stadio nella zona di piazza Roncas
AOSTA. L'antica Augusta Praetoria aveva un suo "circo massimo", uno stadio. Quella che negli ultimi decenni era considerata un'ipotesi da parte degli storici sta trovando nuove conferme grazie agli scavi aperti alcune settimane fa in piazza Roncas ed ai ritrovamenti sotto il palazzo del Museo archeologico regionale.
I resti rinvenuti fanno pensare ad un sistema di fondazione di uno stadio. Si tratta di muri paralleli con camere cieche coperte da volte (nella foto a fianco, i resti di una di queste volte) che avrebbero avuto lo scopo di sorreggere una gradinata curva. Altri resti strutturali fanno pensare alla presenza di gradinate lineari. Dall'unione di questi elementi risulta una struttura compatibile appunto con quella di uno stadio, con accesso verso il cardo maximus.
L'edificazione della struttura sarebbe avvenuta nella seconda metà del I secolo d.c. e cioè nel periodo in cui la città, nata nel 25 a.c. come accampamento militare, si stava monumentalizzando grazie alla costruzione delle altre infrastrutture per lo svago.
Sarebbe questa un'ulteriore conferma della fama di Aosta come "Roma della Alpi".
C.R.