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Tentativo di suicidio in carcere sventato a Brissogne

 

Sappe: "il sistema carceri non regge più"

AOSTA. Un tentativo di suicidio è stato sventato ieri mattina dalla polizia penitenziaria nella casa circondariale di Brissogne. L'uomo, un detenuto di nazionalità serba, ha tentato di togliersi la vita impiccarsi nella sua cella. "L'insano gesto", riferisce in una nota il sindacato Sappe, "non è stato consumato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari. Soltanto grazie all'intervento provvidenziale degli Agenti di sezione si è evitato che l'estremo gesto avesse conseguenze".

Il Sappe auspica "che il prezioso e determinante intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria di Aosta che hanno sventato il suicidio dell’uomo venga riconosciuto con una adeguata ricompensa ministeriale".

"Il sistema carceri - commenta il segretario generale Donato Capece - non regge più. Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e questo è gravissimo. I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali".

Il sindacato ricorda infine che "negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi ed impedito che quasi 168mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze".

 

M.C.

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