AOSTA. Riprenderà a luglio l'udienza relativa all'inchiesta sulla corruzione elettorale che vede sotto accusa Domenico Avati, 53 anni, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e candidato consigliere regionale nel 2018 nella lista dell'UV.
Il pm Luca Ceccanti per sostenere le ragioni dell'accusa dovrà fare a meno delle intercettazioni telefoniche perché il gup Davide Paladino, vista l'eccezione della difesa, le ha dichiarate inutilizzabili in quanto disposte per un altro procedimento penale.
Le tesi della procura è che Avati avrebbe fatto pressioni su alcuni dipendenti della casa da gioco promettendo favori (come assunzioni o avanzamenti di carriera) in cambio di voti.
M.C.