L'incidente si è verificato ieri sera a quota 3.900 metri. A dare l'allarme sono stati i suoi compagni di cordata.
L'alpinista è caduto nella voragine a causa del crollo di un ponte di neve e si trova a più di 25 metri di profondità. A causa delle difficili condizioni di intervento e del maltempo, le operazioni di soccorso sono state sospese ieri sera e sono riprese stamane.
"Si opera in condizioni estreme - spiega la Centrale unica del soccorso -: il crepaccio è molto stretto e i soccorritori possono calarsi con la corda e discensori soltanto uno alla volta, procedendo in profondità aprendosi un varco con l'impiego di motosega e demolitore. Al pericolo oggettivo delle operazioni all'interno, si aggiunge il rischio dovuto alla presenza di numerosi altre crepacci in prossimità della zona operativa, altrettanto insidiosi perché non visibili né individuabili, e al forte vento il quota".
M.C.