Dieci anni fa il 60enne fu ucciso in casa a Saint-Christophe. Quattro indagati dalla Procura di Aosta
Riverso a terra in una pozza di sangue, esanime, con numerose ed evidenti coltellate sul corpo. Così Giuliano Gilardi, 60 anni, veniva trovato il 27 dicembre 2011 nella sua abitazione di Saint-Christophe, in frazione Senin. La morte del pensionato è un mistero che dura da dieci anni. Ma che potrebbe essere adesso risolto.
Le indagini condotte all'epoca non portarono a nulla. Alcuni sospetti ci furono, ma nulla di più. Nessuna prova tangibile, nessun elemento di svolta per avvalorare le ipotesi degli inquirenti. Nessun colpevole individuato quindi e indagini archiviate a distanza di tre anni dal brutale omicidio. Ora tuttavia questo "cold case" valdostano è riaperto.
Nuovi elementi raccolti dai carabinieri della stazione di Châtillon / Saint-Vincent hanno portato la Procura di Aosta a iscrivere nel registro degli indagati i nomi di quattro persone sospettate dagli inquirenti. Su di loro pesa l'accusa di concorso in omicidio aggravato.
Paradossalmente, la svolta è arrivata poco dopo un altro omicidio: quello di Pino Betemps avvenuto meno di un mese fa. Il settantaduenne è stato trovato senza vita a casa sua. Malgrado la corda attorno al collo per gli inquirenti è stato subito chiaro che quello di Betemps sia un altro omicidio. La vittima abitava proprio a Saint-Christophe, non molto lontano dal luogo in cui fu ucciso Gilardi.
Marco Camilli