La procura di Aosta procede con accertamenti. Il comitato Vallée Santé: «modus operandi degli amministratori al di fuori delle procedure»
La procura di Aosta ha aperto un fascicolo sul progetto di ampliamento ad Est dell'ospedale regionale "U. Parini". L'indagine, al momento senza ipotesi di reato e senza indagati, nasce da un esposto del comitato Vallée Santé trasmesso anche all'Anac, l'Agenzia nazionale anti corruzione, e alla Corte dei Conti, per eventuali irregolarità di natura contabile e amministrativa dell'iter aperto ormai da più di un decennio.
Secondo il comitato, «per evitare complicazioni ora gli amministratori stanno correndo per gettare le condizioni di un "non ritorno"» sul progetto del polo ospedaliero. «Un modus operandi che riteniamo al di fuori delle procedure previste dal Codice degli appalti (dove le opere devono prevedere l'intera copertura di spesa sin dalla fase di indizione di gara), ma che non è l'unica anomalia».
Vallée Santé pone l'accento su «errori di scelta» che «a nostro avviso, sono stati fatti diversi anni fa e ora gli utenti valdostani ne pagano tutte le conseguenze. Comprese quelle economiche. Perché un progetto nato per costare meno di 130 milioni di euro oggi già ne prevede oltre 190 e ancora l'iter non è concluso».
M.C.
