Simboli nazisti sui cancelli di casa, Cassazione conferma condanna

Riformata parte della sentenza di Appello e confermati i risarcimenti per 35mila euro complessivi alle parti civili

Corte di CassazioneDiventa definitiva la condanna per il valdostano di Saint-Vincent finito a processo per i simboli di stampo nazista presenti sui cancelli della sua abitazione affacciati sulla pubblica via. Fabrizio Fournier, 60 anni, era finito a processo per propaganda e istigazioni a delinquere per discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il riferimento è all'aquila nazista e ai triangoli che richiamavano quelli delle divise degli internati.

Nelle carte dell'accusa erano presenti anche alcuni contenuti pubblicati sui social da Fournier: foto con il saluto romano e commenti come «sono stati fatti passare per mostri persone che non lo erano come il grande Adolf Hitler» o «le camere a gas sono delle bufale».

La Corte di Cassazione ha sostanzialmente confermato la sentenza per Fournier, riformando la parte sull'istigazione all'odio e riducendo di conseguenza la condanna da 5mila a 4mila euro di multa. Per quanto riguarda le parti civili, i giudici hanno anche convalidato i risarcimenti di 20mila euro alla Comunità ebraica di Torino, di 10mila Euro alla Regione autonoma Valle d'Aosta e di 5mila euro all'Anpi - Associazione nazionale partigiani d'Italia.

 


M.C.

 

 

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