Il provvedimento riguarda la Tramoter di Saint-Christophe e i lavori al parcheggio Parini
AOSTA. Salgono a due le aziende della Valle d'Aosta destinatarie di una interdittiva antimafia. Dopo la Gecoval di Saint-Vincent lo scorso giugno, il questore ha firmato nelle scorse settimane un altro provvedimento che riguarda la Tramoter, società di Saint-Christophe che si occupa principalmente di movimento terra.
L'interdittiva è legata ad una indagine nata da "Tempus Venit" che si è concentrata su un presunto traffico illecito di rifiuti inerti dagli scavi del parcheggio pluripiano dell'ospedale Parini, già al centro di varie altre inchieste, e che vede coinvolti la legale rappresentante, Rossella Furfaro, ed il padre Vicenzo.
La scorsa primavera la Tramoter aveva iniziato l'iter per l'inserimento nella "White list" che certifica le imprese non soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa: la richiesta è stata negata. Contro l'interdittiva la società di Saint-Christophe ha annunciato ricorso al Tar.
Anche la Gecoval si è rivolta al Tribunale amministrativo per ottenere una sospensiva della propria interdittiva, ma i giudici nei giorni scorsi hanno respinto la richiesta confermando così l'impossibilità per l'impresa di lavorare con la pubblica amministrazione.
C.R.