I valdostani proprietari di case o alloggi non abitati in zona Genova possono dare la disponibilità contattando il Celva
GENOVA. Tante famiglie di Genova sono piombate nell'incertezza dopo il crollo di una parte del ponte Morandi. A causa dell'instabilità di ciò che resta della campata, le abitazioni e i condomini situati proprio sotto la struttura sono stati evacuati e coloro che ci abitavano si trovano di fatto senza una casa. Una soluzione a questo disagio potrebbe arrivare dalle seconde case.
L'Anci Liguria ha contattato le associazioni dei Comuni di tutta Italia per chiedere collaborazione e il Celva, delegazione dell'Anci per la Valle d'Aosta, ha accolto l'invito a sensibilizzare i valdostani proprietari di case vacanza nella zona affinché ospitino gli sfollati in forma gratuita. «La messa a disposizione di appartamenti o seconde case inoccupate può essere un modo molto concreto per esprimere la vicinanza dei valdostani e dei nostri Comuni ai genovesi», sottolinea il presidente del Celva, Franco Manes.
Le Amministrazioni e i valdostani interessati possono mettersi in contatto con il Celva per comunicare la propria disponibilità ad aderire all'appello. Il Celva trasmetterà successivamente i nominativi all'Anci Liguria che coordina le iniziative di solidarietà e tutti i successivi contatti diretti.
Clara Rossi