Ne saranno posizionati in tutto 14 presso rifugi e punti panoramici nelle vallate delle due aree protette
AOSTA. I primi sei sono stati già installati in punti panoramici di Aymavilles, Introd, Valsavarenche e Rhêmes, gli altri verranno posizionati nei prossimi giorni in altre zone delle valli del Parco Nazionale Gran Paradiso e del Parco Naturale Mont Avic.
Si tratta di telescopi binoculari (foto archivio PNGP) che consentono a turisti ed escursionisti di ammirare le bellezze delle due aree protette.
«In questi primi giorni è stato bello vedere, al binocolo del rifugio Chabod, la coda delle persone interessate a seguire da vicino gli alpinisti impegnati nella salita al ghiacciaio di Lavacio», dice Luisa Vuillermoz, direttrice di Fondation Grand Paradis. L'installazione dei binocoli, «possibile grazie al progetto Giroparchi, rende ancora più interessante ed emozionante la frequentazione della nostra ricchissima rete di sentieri - aggiunge -. L'escursionista o il semplice turista potranno scrutare angoli nascosti del Gran Paradiso e del Mont Avic immergendosi ancora di più in uno scenario naturale straordinario».
Gli apparecchi già installati sono situati in località Ozein di Aymavilles, in località Croix de Bouque ad Introd, ai rifugi Vittorio Emanuele II e Federico Chabod in Valsavarenche e nelle località Mont Paillasse e Chavaney a Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges. Gli altri (per un totale di quattordici) saranno posizionati a Cogne in località Gimillian ed al Mont Tseuc, a Pont di Valsavarenche, presso i rifugi Miserin e Dondena ed al ristoro Muffé a Champorcher e, nel comune di Champdepraz, all'agriturismo di Prà Oursie ed al rifugio Barbustel.
I dettagli tecnici dei binocoli: realizzati in acciaio inox, ottica waterproof 10x50 con un campo visivo di 6,5° (114m/1000m), rotazione di 360° e angolo di rotazione sopra e sotto l'orizzonte di 40°. Alla base di ognuno è inciso, su lastra in pietra di Luserna, uno skyline che indica le principali montagne visibili nello spettro di 180°.
Elena Giovinazzo
