Aosta, in Consiglio comunale scontro aperto tra maggioranza e opposizione

I gruppi di minoranza escono dall'aula protestando per lo 'scarso atteggiamento democratico'. Il PD: è già iniziata la campagna elettorale?

 

Municipio di Aosta

Il Partito Democratico è "stupito dall’atteggiamento delle forze di minoranza del Consiglio Comunale di Aosta". È quanto si legge in una nota del PD che commenta la decisione presa oggi dai gruppi di opposizione del consiglio comunale di uscire dall'aula e di ritirare tutte le iniziative presentate come forma di protesta dopo la mancata ammissione alla discussione di alcune iniziative.

Le accuse alla maggioranza di "scarso atteggiamento democratico" sono, a parere del PD, "una distorsione della realtà". In effetti i gruppi di opposizione Renaissance, Lega, Gruppo misto di minoranza e Forza Italia rinfacciano alla maggioranza comunale un "utilizzo strumentale del regolamento del Consiglio comunale". Non solo. "Mai, nelle precedenti consiliature - afferma l'opposizione -, si era assistito a tale limitazione della libertà di espressione democratica dei Gruppi di opposizione. Un fatto che, in questa legislatura, è invece accaduto già diverse volte". Invece secondo il Partito Democratico alcune iniziative non sono state ammesse alla discussione in aula semplicemente "perché già presentate nei consigli comunali precedenti".

"Sarebbe stato più opportuno ammettere le iniziative alla discussione in Aula e poi, eventualmente, bocciarle se non condivise", dice la minoranza. Le iniziative "hanno già avuto ampia risposta da parte della giunta e della maggioranza", ribatte quest'ultima.

Le accuse dei gruppi di opposizione vanno oltre. La maggioranza, dicono, "sfruttando pedissequamente tutto il differenziale di numero, tutte le norme regolamentari che possono tacitare l’opposizione e tutto il potere datole dalla legge, limita oltremodo la libera espressione democratica dell’opposizione". Il PD invece dà una lettura politica diversa della situazione. "La minoranza ha preferito abbandonare l’aula anziché affrontare un dibattito democratico all’interno delle istituzioni competenti. Evidentemente si preferisce scappare anziché confrontarsi e proporre alternative alla cittadinanza. Si tratta di una banale protesta o dell'annuncio ufficiale dell’apertura della campagna elettorale per le elezioni europee del 2024 e le amministrative del 2025?".

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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