Bando anziani Aosta, i sindacati smentiscono le cooperative su esuberi

Bando anziani Aosta, i sindacati smentiscono le cooperative su esuberi

 

Cgil, Cisl e Uil denunciano "anomalie" dalla Leone Rosso

AOSTA. Il bando anziani del Comune di Aosta continua a far discutere. Ad infiammare la discussione, ora che il nuovo servizio è ormai affidato, è il numero di lavoratori che hanno perso il posto con il passaggio dalla Leone Rosso alla Kcs Caregiver.

Alle dichiarazioni del Comune sul mantenimento dei livelli occupazionali è arrivata la replica delle cooperative che affermavano tutto il contrario confermando i 30 esuberi. In seguito sono arrivate le dichiarazioni dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno ribattuto spiegando che dei 140 lavoratori di Leone Rosso e dell'Ati che gestiva il servizio «130 sono stati assorbiti dalla Kcs Caregiver» e che per i 10 al momento esclusi «c'è ancora spazio per dare sostegno».

«Ci dà fastidio essere tacciati di falsità - ha commentato Natale Dodaro della Uil. «A fine trattativa le cooperative avevano condiviso la ripartizione delle persone non riassunte. Lo aveva ribadito anche Michel Luboz della Leone Rosso».

Alla cooperativa aostana i sindacati hanno indirizzato alcune accuse tra cui una «donna che ancora lavora di quasi 70 anni, ben oltre i limiti della legge Fornero», «comunicazioni giunte in ritardo», un lavoratore che funge da «coordinatore di più servizi» e poi anomalie nella qualifica di alcune lavoratrici. Tutti aspetti, ha annunciato Igor Debelli della Cgil, che «valuteremo insieme ai nostri legali».

La questione del bando anziani non è comunque ancora chiuso. In mattinata in Comune il sindaco Centoz e l'assessore Sorbara terranno una conferenza stampa per fornire "alcuni chiarimenti in merito".

 

Marco Camilli

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