Covid-19, Confindustria Valle d'Aosta: impatto tremendo sull'economia. Serve uno sforzo collettivo

Giachino e Lorenzetti auditi in Commissione sulla terza tranche di aiuti regionali

 

industriaAOSTA. L'impatto della pandemia sull'economia valdostana "è stato tremendo": il giudizio è di Confindustria Valle d'Aosta che oggi, con il presidente Giancarlo Giachino ed il direttore Marco Lorenzetti, è stata audita dalle Commissioni consiliari impegnate nell'esame del terzo provvedimento regionale di sostegno per il Covid-19.

Per far fronte alle conseguenze economiche del nuovo coronavirus servirà "uno sforzo collettivo di massima condivisione", affermano Giachino e Lorenzetti. Una vera e propria "sfida da affrontare insieme con chiarezza ed energia, senza sbandamenti e pregiudizi" perché "il tempo, per un imprenditore, non è una variabile trascurabile".

I vertici di Confindustria però spiegano "con rammarico che le nostre proposte sono state accolte solo in parte". Gli industriali avevano proposto di portare a 10 milioni il limite di fatturato per l'accesso ai contrinbuti a fondo perduto per includere altre 56 imprese nella misura, ma ciò non è avvenuto. Eppure, evidenziano Giachino e Lorenzetti, "maggiore è la dimensione aziendale è maggiore è l'impatto sull'occupazione che un eventuale ridimensionamento di queste realtà può avere". Inoltre sui finanziamenti agli enti locali per l'edilizia il presidente e il direttore lamentano la presenza di "interventi spot" anziché "operazioni più lungimiranti" con l'indicazione di affidamento ad aziende locali.

Secondo Confindustria Valle d'Aosta il provvedimento che tra qualche giorno sarà esaminato dal Consiglio regionale è in generale "fortemente orientato alla gestione della fase emergenziale dell’economia e poco invece al rilancio del sistema produttivo". 

"Gli imprenditori - concludono il presidente e il direttore - sono stati gli eroi nascosti di questa emergenza nell'affrontare, con impegno e determinazione, situazioni nuove ed eccezionali, nel tenere vivo il tessuto economico e produttivo italiano con modelli e strategie mai attuati prima, riconvertendo la propria attività e accettando, laddove necessario, costi e responsabilità nuove. È dovere della politica supportare in tutti i modi possibili questi sforzi".

 

Clara Rossi

 

 

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