Rapporto Bankitalia sull'economia: per la Valle d'Aosta aspettative positive per il 2022

L'aggiornamento congiunturale dell'economia valdostana

 

Presentato presso la Banca d’Italia l’aggiornamento congiunturale che tipicamente nel periodo autunnale segue il report più dettagliato del 24 giugno 2021. A fare il quadro dell’economia valdostana Simone D’Inverno e Paolo Emilio Mistrulli, rispettivamente direttore e vice capo della filiale di Aosta Banca d'Italia di Aosta, e Luciana Aimone Gigio dell’Aret di Torino.

La presentazione dell'aggiornamento

Il quadro delineato, dopo il forte calo del 2020, registra una generale ripresa, significativa a partire dall’estate. Sono in ripresa il turismo, anche se con livelli inferiori al 2019, e gli investimenti, anche se inferiori ai livelli programmati a fine 2020. In accelerazione il credito a famiglie e imprese, la cui qualità è stabile per le imprese ma in peggioramento per le famiglie.

«L’approccio a questi dati - evidenzia D’Inverno -, deve sempre improntato alla massima cautela proprio per le specificità del nostro territorio, regione montana per eccellenza. In ambito economico dobbiamo tenere presente il diverso contributo dei settori economici nella produzione del PIL, che qui è diverso rispetto al territorio nazionale: abbiamo un’industria che cede il passo al terziario. Data la struttura pensiamo a quale tra i fattori di rischio può mettere in crisi un territorio come questo, proprio quello che ci è capitato».

 

Le imprese

Nel turismo c’è grande ottimismo verso la stagione invernale dopo il calo, nei primi mesi del 2021, del 34% delle presenze in Valle. A mancare sono soprattutto quelle dei turisti stranieri. Più della metà delle imprese intervistate riporta un calo di fatturato nei primi mesi del 2021 e tra queste i 3/4 prevede un fatturato inferiore a quello del 2019. L’ottimismo è comunque mitigato dalla consapevolezza dei rischi della pandemia, soprattutto nella mobilità.

Nel settore dell’industria invece i 2/3 delle imprese riportano un aumento del fatturato nei primi mesi nell’anno, nonostante comunque si attendano una conclusione inferiore rispetto al 2019. La maggior parte di queste imprese ha ridotto gli investimenti, ma ha aspettative positive per il 2022.

Con essa è in aumento anche l’esportazione, la cui crescita è dovuta soprattutto al comparto siderurgico.

Anche nel settore delle costruzioni prosegue la ripresa in atto dall’estate 2020 e le ore lavorate negli ultimi mesi del 2021 sono superiori ai dati del 2019, anche grazie al Superbonus. In aumento i prezzi e le transazioni della compravendita residenziale.

In generale le condizioni reddituali delle imprese non sono ancora migliorate, la liquidità è in calo, su livelli comunque elevati. Cresce il credito soprattutto per le piccole imprese, ma è una crescita legata agli aiuti e quindi destinata ad attenuarsi gradualmente. 

 

Le famiglie

La ripresa dell’attività economica si è riflessa positivamente sul mercato del lavoro: le assunzioni sono tornate a crescere con l’avvio della stagione turistica estiva e con contratti a termine, solitamente utilizzati per il lavoro stagionale.

È molto ampio e diffuso tra le famiglie il ricorso a misure di sostegno all’occupazione o l’utilizzo degli ammortizzatori. Nel 2021 il ricorso al Reddito di emergenza è aumentato: a giugno ne usufruivano 674 famiglie valdostane, l’1,1% del totale. 

Nel corso del 2021 anche i consumi hanno ricominciato a crescere con dati in linea a quelli nazionali. Tra i beni durevoli la Valle d’Aosta registra un aumento de 25,2% di immatricolazione di autovetture da parte dei privati.

Si è rafforzato il credito al consumo, ma sono aumentati anche le richieste di mutuo, cresciute del 3,3 per cento e nella loro grande maggioranza a tasso fisso. 

 

Veronica Pederzolli

 

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