L'azienda vuole trasferirsi a Ivrea (60 dipendenti) per razionalizzare i costi. Contrarietà di Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl
«Chiediamo all'azienda di rivedere la sua decisione di trasferimento dello stabilimento a Ivrea e di prendere in considerazione soluzioni alternative». Lo affermano in una nota i sindacati delle telecomunicazioni di Cgil, Cisl e Uil commentando la chiusura dello stabilimento Telecontact Center a Pont-Saint-Martin.
La società appartenente al gruppo TIM «ha comunicato alle organizzazioni sindacali (Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl) la decisione di lasciare lo stabilimento di Pont-Saint-Martin (87 dipendenti) e trasferirsi a Ivrea (60 dipendenti)». Alla base della decisione ci sono i «costi elevati dell'energia e dell'affitto», spiegano Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl.
I sindacati sono nettamente contrari alla scelta del trasferimento. «Una sede aperta - dicono - rappresenta sempre un valore aggiunto, per la stessa, per i lavoratori e per il territorio. Inoltre un'eventuale chiusura avrebbe ricadute economiche e un impatto non indifferente sulla conciliazione "tempi vita-lavoro", andando a gravare ulteriormente sui tempi di spostamento».
Una possibile soluzione indicata dalle OO.SS. è «l'utilizzo di altre sedi TIM dislocate sul territorio valdostano».
«Per noi al centro devono essere messi lavoratrici e lavoratori», aggiungono Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl.
M.C.