L'orto meccanizzato Hortobot sperimentato da una società agricola di Donnas conquista il premio per la categoria delle imprese digitali
Va ad un agricoltore valdostano l'Oscar Green di Coldiretti per la categoria "Impresa digitale". A vincerlo Didier Chappoz, della società agricola La Chappoz di Donnas, grazie a un progetto pilota sviluppato negli ultimi anni: l'orto meccanico Hortobot.
L'idea è quella di sviluppare l'agricoltura automatizzata in una realtà aziendale non prettamente agricola come quella di Chappoz. Il progetto ha coinvolto l'azienda Hortobot di Pont-Saint-Martin, l'Università Bocconi di Milano, l'Istitut Agricole Régional e l'amministrazione regionale ed è culminato con un programma di monitoraggio "uomo vs orto meccanico" durante il quale un appezzamento curato da mani umane e un orto meccanizzato sono mezzi a confronto. Il risultato è chiaro: a fine sperimentazione l'azienda agricola utilizzerà il macchinario, lasciando la forza lavoro libera per altre attività dell'azienda.
La consegna dell'Oscar Green al titolare dell'azienda agricola La Chappoz è avvenuta nei giorni scorsi. «Questa edizione dell’Oscar green si è rivelata molto selettiva, con oltre un migliaio di imprese giovani e innovative di tutta Italia che hanno preso parte al premio per cui sono molto soddisfatto, e con me tutta la mia famiglia», il commento di Chappoz a Coldiretti.
Negli anni scorsi altri agricoltori valdostani aderenti a Coldiretti hanno ottenuto dei riconoscimenti nazionali: Alessandro Bruno de La Petite Ferme du Bonheur ha vinto l'Oscar Green nel 2020 e l'anno successivo Hervé Grosjean della società agricola Grosjean Vini di Quart ha conquistato la finale.
C.R.
