Crisi, in Valle d'Aosta nel 2014 perse 172 imprese

 

Negativo il saldo natalità/mortalità - In grande difficoltà il settore costruzioni e gli artigiani

negozio-chiusox300AOSTA. Il 2014 per le imprese valdostane si conferma essere stato un altro anno da dimenticare. Lo ribadiscono anche i dati diffusi oggi dalla Chambre valdôtaine sull'andamento delle imprese.

Imprese - Nel corso dei 12 mesi il calo di quelle registrate è stato dell'1,3 per cento (-172 unità) a fronte di un dato nazionale pari a -0,2 punti percentuali.

Il settore delle costruzioni ha subito gli effetti più devastanti della crisi se contiamo che la riduzione rispetto al 2013 è del 4 per cento, pari a 114 imprese. E se nel 2013 le difficoltà avevano falcidiato il comparto agricolo con ben 224 imprese in meno, nel 2014 questa emorragia pare aver rallentato considerato che il saldo è negativo a -19 imprese. Più rosea la situazione per le attività legate al turismo che chiudono l'anno con un aumento del 2,2% (+39 imprese).

La Camera di commercio valdostana ha calcolato che in Valle d'Aosta rispetto al resto d'Italia sono meno le aziende che "nascono" e più quelle che "muoiono": il tasso di natalità regionale è del 5,5% contro il 6,1% italiano e quello di mortalità raggiunge il 6,3% contro il 5,6% nazionale. Il tasso di crescita è quindi negativo, seppure dimezzato rispetto al 2013. Società di persone e ditte individuali rimangono la forma giuridica prevalente, ma registrano una flessione del 2% al contrario delle società di capitali che aumentano del 2,2%.

"Si confermano anche per il 2014 le incidenze percentuali rispetto alla media nazionale relative alle imprese femminili (22,5%, Italia 21,6%), alle imprese giovanili (9%, Italia 10,6%) e alle imprese straniere (5,2%, Italia 8,7%) - continua la Chambre -. Il divario più forte rispetto all'area Nord-ovest si registra in relazione all'imprenditoria straniera, che nell'area vasta raggiunge un'incidenza del 10%".

Artigiani - La tendenza negativa degli ultimi anni si è ulteriormente inasprita tanto che nel 2014 sono andate "perse" ben 145 imprese artigiane (- 3,6%). Anche in questo caso il settore delle costruzione è stato il più colpito con 100 unità perse, di cui la metà circa oggetto di cancellazione d'ufficio. La ditta individuale predomina nettamente tra le forme giuridiche, costituendone l'80%.

"I dati ci confermano che per l'economia valdostana è ancora un momento di difficoltà particolarmente sensibile per il settore delle costruzioni", commenta il presidente della Chambre Nicola Rosset. "I segnali di moderato ottimismo provenienti dall'economia nazionale ci inducono quantomeno a sperare che l'onda lunga della ripresa possa raggiungere anche la Valle d'Aosta che, d'altra parte, ha sempre manifestato tendenze anticicliche rispetto all'economia nazionale".

Ancora Rosset: "Leggo positivamente il dato di crescita delle società di capitali, segno che le novità normative che hanno reso più semplice e meno onerosa la costituzione di società a responsabilità limitata stanno traghettando le nostre imprese verso formule organizzative più robuste e strutturate. Ma alle difficoltà quotidiane delle imprese è necessario dare delle risposte concrete ed iniziative quali il sostegno al credito erogato dai Confidi, sul quale la Chambre ha investito importanti risorse, sono sicuramente strumenti per facilitare processi di crescita e cogliere le opportunità che il quadro internazionale sembra offrire. A questo si deve però affiancare prima possibile una importante azione riformatrice del Governo e del Parlamento, che deve porre al centro l'impresa cercando di agevolarne il lavoro attraverso la semplificazione burocratica e fiscale".

 

Elena Giovinazzo

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