Buona parte delle spese riguardano l'alimentazione e l'abitazione
AOSTA. Con valore di 2.682,82 euro, la Valle d'Aosta si colloca ai primi posti tra le regioni per la spesa mensile media sostenuta dalle famiglie nel 2014.
Calcolando i dati di ciascuna regione, l'Istat ha rilevato che dopo due anni di calo, nel 2014 la spesa media in Italia è in lieve aumento, pari a 2.488,50 euro (+0,7% rispetto al 2013) in un contesto macroeconomico che, tra il 2011 e il 2014, registra una moderata crescita del reddito disponibile e della propensione al risparmio. La spesa più alta è registrata in Trentino-Alto Adige (3.073 €), Lombardia (2.950 €) ed Emilia-Romagna (2.883 €).
Nel quadro nazionale il livello di spesa alimentare rimane complessivamente stabile (in media 436,06 euro al mese). Continua la diminuzione della spesa per carne (da 99,64 nel 2013 a 97,20 euro nel 2014), che si accompagna a quella per oli e grassi (da 15,16 a 13,79 euro) e per bevande analcoliche (da 20,61 a 19,66 euro), mentre aumenta la spesa per piatti pronti e altre preparazioni alimentari (da 9,52 a 10,5 euro). Dopo tre anni di crescita, scende il numero di famiglie che riducono la quantità o la qualità dei prodotti alimentari acquistati (dal 62% al 59%), soprattutto nel Centro-Nord. Non si riduce la quota di acquisti presso hard discount (13%), che continua a crescere al Sud e nelle Isole (dal 12% al 15%).
Sostanzialmente stabile - spiega l'istituto di statistica - anche la spesa per beni e servizi non alimentari (2.052,44 euro in media al mese). Per il secondo anno consecutivo si riducono poi le spese per comunicazioni, servizi ricettivi e di ristorazione. Tornano, invece, a crescere dopo tre anni di calo le spese per abbigliamento e calzature, quelle per mobili, articoli e servizi per la casa, per la salute, l’istruzione, la cura della persona e gli effetti personali, soprattutto nel Nord-ovest.
I livelli di spesa più bassi, tenuto conto anche dell’ampiezza familiare, si osservano per le coppie giovani (con persona di riferimento under35), che, per la prima volta, hanno una spesa inferiore a quella delle coppie con persona di riferimento di 64 anni e oltre (di circa 100 euro). Le famiglie composte solamente da stranieri spendono in media 1.644,72 euro al mese - 900 euro in meno delle famiglie di soli italiani - e destinano una quota maggiore di spesa ad alimentari, abitazione e comunicazioni. Nelle aree metropolitane, dove la spesa media mensile raggiunge i 2.723,92 euro, (2.409,96 euro quella nei piccoli comuni), quote più elevate sono destinate all’abitazione (a seguito dei livelli più alti degli affitti e dei fitti figurativi) e ai beni e servizi legati al tempo libero (ricreazione, spettacoli, cultura, servizi ricettivi e di ristorazione).
Clara Rossi