Addio alla spesa al supermercato con i buoni pasto

 

I ticket elettronici defiscalizzati non possono essere cumulati

La defiscalizzazione dei buoni pasto è da poco realtà, ma solo se questi sono elettronici. Una novità che probabilmente obbligherà sempre più lavoratori che li usano per risparmiare sulla spesa a dire addio a questa impropria, ma diffusissima abitudine se è vero che il 70% dei ticket viene "staccato" ai supermercati e nella grande distribuzione in generale.

Dallo scorso luglio soltanto i ticket elettronici possono beneficiare della detassazione fino ai 7 Euro. La novità serve a convincere un numero sempre maggiore di aziende ad utilizzare questo tipo di buoni (attualmente sono circa il 15% del totale e vengono accettati da un esercizio commerciale su quattro) che consentono un maggiore controllo sul loro utilizzo. I ticket sono "caricati" su una tessera e il lavoratore ne può "spendere" solo uno al giorno e solo nei giorni lavorativi (o festivi se si è di turno). Se l'importo del pasto è superiore a quello del ticket, la differenza deve essere saldata in contanti. Un po' come dovrebbe essere per i buoni cartacei (che tra l'altro hanno un valore inferiore), solo che l'informatizzazione del sistema rende estremamente più facile tracciarne l'utilizzo e verificare eventuali irregolarità.

Secondo le stime dell'Anseb (l'associazione nazionale delle società emettitrici di buoni pasto) oltre il 40% dei lavoratori che pranzano fuori casa usufruiscono del buono pasto per pagare. Si tratta di 2,5 milioni di lavoratori circa, suddivisi tra settore privato (1,6 milioni) e pubblico (900.000).

 

Clara Rossi

Articoli più letti su Aostaoggi.it

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075