"Maretta" sull'accordo di libero scambio tra Ue e Usa
Una fotografia allarmante quella illustrata dal Movimento Cinque Stelle e da Greenpeace sul Ttip, in conferenza stampa al Senato, dopo il 'caso' della pubblicazione dei documenti 'segreti'. Si parla di "ingerenza dell'industria" e, nonostante le rassicurazioni sugli ogm, «non c'è motivo di stare tranquilli, si sta cercando di far entrare dalla finestra quelli che l'Italia ha cacciato a calci» dice Federica Ferrario, Greenpeace Italia.
«È molto chiaro che gli effetti del Ttip si stanno già vedendo», prosegue. «Dimostrazione è il fatto che il documento di opinione della Commissione sulla definizione degli Ogm all'interno del Ttip rimane chiusa a chiave in un cassetto». Poi un appello a Martina: «da tempo chiediamo un confronto con il ministro per parlare di questi temi. Lo ripetiamo oggi in questa sede».
«Gli ogm non c'entrano nulla con la scienza», secondo la portavoce M5S al Senato Elena Fattori, biologca. «Sono stati introdotti con l'idea di combattere la fame nel mondo ma in realtà sono solo prodotti commerciali che hanno provocato solo danni». «Il ministro Martina sta cercando di far passare questi prodotti – all'interno del Ttip – come incroci naturali ma in commissione, peccato che non c'è la registrazione, ha detto di essere a conoscenza che non si tratta di incroci naturali. Poi in pubblico dice il contrario», insiste Fattori.
Ci sono delle alternative per Silvia Benedetti, portavoce M5S della Camera: «la tecnologia mass sfrutta gli incroci mirati marcandone i caratteri e producendo varietà ad hoc», spiega.
C.R.