Il grandissimo tubista classico si fa conoscere in un progetto tutto proprio e di grande contaminazione. Oggi allo Splendor
«Anche se la mia notorietà è dovuta alla musica classica, ho sempre voluto altre cose». Lo dichiara il tubista Thomas Leleu che questa sera alle 20:30 sarà al Teatro Splendor con il suo Born to Groove.
Ecco che proprio lui che nel 2012, a soli ventiquattro anni, venne eletto alle Vittorie della Musica Classica come la “Rivelazione solista strumentale dell’anno”, proprio lui che a 19 anni fu scelto come solista alla tuba dall’Orchestra Filarmonica dell’Opera di Marsiglia, arriva alla Saison culturale con le sue “altre cose”.
Con Born to Groove esplora la musica a modo proprio, con la propria firma e senza confini: è un progetto che racconta dei suoi viaggi con la propria tuba, delle loro persone, delle città, degli sguardi e dei palcoscenici. «Impossibile dimenticare la mia prima volta a New York o a Rio de Janeiro scoprendo Corcovado», racconta Leleu.
Il sound alterna jazz fusion con improvvisazione, swing o bossa. È lo stesso Leleu ad averne composto la maggior parte dei titoli assieme ai compagni di strada che saliranno con lui sul palco dello Splendor: Laurent Elba, Jérôme Buigues, Lamine Diagne, Sam Favreau e Philippe Jardin.
Ma il viaggio più grande trascorso da questo incredibile musicista è quello verso il riconoscimento del suo strumento e del suo universo artistico: «Ho dovuto attraversare oceani di dubbi, successi e di fallimenti. È stato necessario continuare a seguire il mio cammino verso la luce, quello di un bambino sognatore Born to Groove».
Veronica Pederzolli