Corte dei Conti: la gestione dell'aeroporto Gex paralizza l'economia della Valle d'Aosta

La relazione al rendiconto regionale 2016 indica "gravi criticità nell'utilizzo delle risorse disponibili"

aereoAOSTA. L'impegno sostenuto dalla Regione per l'aeroporto C. Gex paralizza l'economia della Valle d'Aosta. Lo afferma la sezione di controllo della Corte dei Conti della Valle d'Aosta nella relazione al Consiglio Valle sul rendiconto 2016 della Regione.

La relazione si focalizza sulla legge regionale 78/91 "Infrastrutture aeroportuali e piano di radioassistenze per l'aeroporto Corrado Gex della Valle d'Aosta" il cui programma, si legge nel documento, è «di così vasta portata, per caratteristiche tecniche e relativi costi, che sta producendo un effetto di "paralisi" in termini di risorse sull'economia valdostana, soprattutto se rapportato al cospicuo numero di anni che sta impegnando il realizzarsi dell'opera».

La Corte dei conti riepiloga i costi milionari sostenuti dal bilancio regionale per lo scalo. «Solo nel decennio 2007-2016 (si rammenta che la legge risale al 1991), a fronte di stanziamenti complessivi pari a euro 33.243.218,20, gli impegni totali sono stati pari a euro 28.453.500,78. Di questi, solo una parte molto contenuta, pari a euro 1.629.828,77, si è tradotta in pagamenti di competenza, mentre un cospicuo ammontare, pari a euro 25.823.672,01, ha alimentato la massa dei residui (le economie sono state pari a euro 4.789.717,42). Con riguardo alla gestione in conto residui, nel decennio in esame, i pagamenti complessivi sono stati pari a euro 18.704.006,55».

La relazione evidenzia inoltre «gravi criticità nell'utilizzo delle risorse disponibili e nell'adempimento delle obbligazioni contratte» e spiega come «gli esiti della gestione in conto residui informano dell'ingente ammontare di cospicue risorse, bloccate nel tempo, potenzialmente sottratte a eventuali impieghi alternativi, per un'opera che tarda a vedere la luce».

Le cause principali «dell'incremento dei costi e del mancato rispetto di una congrua tabella temporale per l'ultimazione dei lavori sono rinvenibili - si legge ancora - anche nella mancanza di una configurazione unitaria degli interventi (alcuni demandati alla Regione e altri alla società Avda s.p.a.), ciò che ha dato luogo ad un massiccio contenzioso non ancora risolto, e alla sovrapposizione di fasi produttive (con la realizzazione iniziata prima che fosse contemplato un verosimile piano industriale)».

 

Marco Camilli

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