Ricorso della Valle d'Aosta contro l'accorpamento delle Camere di commercio

Ricorso della Valle d'Aosta contro l'accorpamento delle Camere di commercio

 

AOSTA. La Valle d'Aosta ricorre alla Corte Costituzionale contro il decreto dello scorso febbraio del Ministero dello sviluppo economico sull'accorpamento delle Camere di commercio.

Il decreto fissa a 60 per tutta Italia il numero di circoscrizioni territoriali e prevede per la Chambre Valdôtaine l'obbligo di «rideterminare il proprio contingente di personale dirigente e non dirigente e, di conseguenza, le proprie dotazioni organiche». Queste ultime sono indicate in 36 unità, di cui due dirigenti.

Secondo il governo regionale, che oggi ha deliberato di promuovere un conflitto di attribuzione dinanzi alla Consulta, «non spetta allo Stato e, per esso, al Ministro per lo sviluppo economico, adottare il predetto decreto 16 febbraio 2018 perché illegittimo, in quanto lesivo delle attribuzioni e delle competenze costituzionalmente e statutariamente» attribuite alla Valle d'Aosta.

In conferenza stampa il presidente della Regione Laurent Viérin ha precisato il ricorso ha lo scopo di «tutelarci».

 

Elena Giovinazzo

 

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